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L’Ue ripensa la ricerca e l’innovazione


L'Ue vuole impedire che le regole di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale vengano scritte da nazioni autoritarie. Ecco il piano della Commissione

Marco Dell'Aguzzo Marco Dell'Aguzzo
Giornalista, scrive per eastwest, Il Sole 24 Ore, il manifesto, Vanity Fair, Aspenia e Start Magazine. Si occupa di energia e di affari nordamericani.

L’Ue vuole impedire che le regole di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale vengano scritte da nazioni autoritarie. Ecco il piano della Commissione

Un robot dotato di intelligenza artificiale presso l’AI Xperience Center a Bruxelles, Belgio, 19 febbraio 2020. REUTERS/Yves Herman

L’Unione europea potrebbe limitare la sua tradizionale apertura alla cooperazione internazionale sulla ricerca e l’innovazione. La direzione generale della Commissione responsabile di questi temi – abbreviata in DG RTD e guidata da Marija Gabriel – sta infatti lavorando a una revisione dell’approccio di Bruxelles verso quei Paesi esterni all’Unione e potenzialmente malevoli. Lo sforzo dell’Europa non è motivato solo dalla tutela delle sue proprietà intellettuali, ma anche dalla volontà di impedire che le regole delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, vengano scritte da nazioni autoritarie.

Le misure della Commissione

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