Quanto c’è di vero in queste affermazioni? Il Regno Unito fa il doppio di terze dosi. Un giovane italiano su quattro non ha un lavoro o non studia. Non c’è differenza tra vaccinati e non vaccinati
Il Regno Unito fa il doppio di terze dosi
FALSO
Boris Johnson ha dichiarato il 15 dicembre che il Regno Unito ha fatto “il doppio della percentuale” di terze dosi “di qualsiasi altro Paese europeo”. È falso: in base ai dati più recenti, al 15 dicembre Londra aveva il 35% di terze dosi, meno dell’Islanda (54%), solo poco più di Austria (33%) e Ungheria (31,5%) e comunque non il doppio di altri grandi Paesi europei come ad esempio la Germania (26%).
Emergenza giovani inattivi in Italia
VERO
Ursula von der Leyen ha dichiarato il 19 dicembre che “un giovane italiano su quattro non ha un lavoro o non studia”. È vero: secondo Eurostat, nel 2020 il 29,4% della popolazione italiana tra i 20 e 34 anni non studiava né lavorava, una percentuale quasi doppia rispetto alla media Ue.
Non c’è differenza tra vaccinati e non vaccinati
FALSO
Il viceministro polacco Marcin Horała il 7 dicembre ha dichiarato che “sulla possibilità di infezione in generale”, da Covid-19, “non c’è differenza tra vaccinati e non vaccinati”. Non è così: le evidenze scientifiche smentiscono questa affermazione. I vaccini contro il Covid-19 approvati finora, in particolare quelli a mRna, aiutano a ridurre sia lo sviluppo della malattia sintomatica sia il contagio. Anche riguardo la variante Omicron, in base ai primi studi disponibili, la terza dose di vaccino sembra in grado di ridurre il rischio di infezione.
Questo articolo è pubblicato anche sul numero di gennaio/febbraio di eastwest.
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