Lo dice il Commissario al Bilancio Hahn, che ricorda quanto sia fondamentale l’unità tra i Paesi. Georgieva, Fmi: bene solidarietà e cooperazione in Europa
Lo dice il Commissario al Bilancio Hahn, che ricorda quanto sia fondamentale l’unità tra i Paesi. Georgieva, Fmi: bene solidarietà e cooperazione in Europa
Tornare ai livelli pre-crisi è possibile e addirittura si possono anticipare i tempi. Tuttavia, per raggiungere l’obiettivo “è essenziale che i 27 Paesi membri dell’Ue lavorino insieme per una forte risposta a livello comunitario”. Le affermazioni arrivano direttamente dal Commissario al Bilancio Johannes Hahn, che vede gli aspetti positivi dell’impianto economico costruito dall’Unione europea, ricordando alcuni dati. “Ci aspettiamo una ripresa economica del 3.7% nel 2021 e del 3.9 nel 2022. Questo significa che potremmo tornare ai livelli di Pil pre-pandemia prima di quanto ci aspettassimo”, ha spiegato il Commissario.
Grazie al Recovery Fund varato dalla Commissione europea e appoggiato da Parlamento e Stati membri, il blocco Ue è nelle condizioni di poter riprendere a crescere, ma è necessaria la ratifica di tutte le 27 capitali. Col varo dei singoli piani di spesa e la destinazione dei fondi, la Commissione potrà proseguire nella creazione di risorse, tramite titoli di debito, tra i 150 e i 200 miliardi annui. “Contiamo su tutti gli Stati membri affinché possano lavorare velocemente e nell’interesse dei cittadini dell’Ue”, ha detto Hahn.
Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione, inaugurando l’Industry Day 2021 dell’Ue, ha ricordato l’importanza di trarre lezione dalla crisi pandemica, che nel corso dell’ultimo anno ha spinto il blocco europeo a rimuovere 30 restrizioni all’export, creando corridoi verdi al confine, coordinando i controlli a livello comunitario. “Se tutti rispettiamo queste regole — ha affermato von der Leyen — possiamo rallentare la diffusione del virus senza danneggiare l’economia”.
La Presidente della Commissione ha annunciato l’avvio di una riforma strutturale con il Single Market Emergency Instrument, che permetterà il movimento di merci, servizi e persone con maggiore trasparenza e coordinamento. “Il single market rende l’Europa più forte: dobbiamo preservarlo e metterlo in condizione di operare al meglio, in particolare quando più ne abbiamo bisogno” come nel caso di una crisi pandemica.
Il Fondo monetario internazionale, con l’intervento al Parlamento europeo della Direttrice Kristalina Georgieva, ha evidenziato il ruolo della Banca centrale europea e dell’Ue nell’intervento al supporto dell’economia, con l’impiego di “più di tre trilioni di euro per aziende, famiglie e lavoratori”. La crescita globale per il 2021, secondo l’Fmi, sarà del 5.5%, mentre l’Ue si fermerà al 4.2%. “Ma la ripresa non dà certezze a causa della corsa testa a testa tra virus e vaccino e della diversa condizione di partenza dei singoli Stati all’avvio della pandemia”.
La ricetta della Georgieva: produzione in massa dei vaccini, unico strumento capace di contenere la pandemia, supportando economicamente la filiera; combattere la crisi economica, senza fermarsi con gli aiuti prima del dovuto; sfruttare la risposta alla crisi per realizzare quel cambiamento strutturale necessario alla digitalizzazione e al green.
“Gli investimenti coordinati nell’infrastruttura verde sono fondamentali. Le nostre analisi dimostrano che potrebbe accrescere il PIl globale dello 0.7% annuo nei prossimi 15 anni, creando milioni di posti di lavoro”. In parallelo, secondo la Direttrice dell’Fmi, bisognerà spendere sul fronte dell’educazione e dei programmi per il job training, “che permetteranno la creazione delle skills necessarie nell’era verde e digitale”.
Lo dice il Commissario al Bilancio Hahn, che ricorda quanto sia fondamentale l’unità tra i Paesi. Georgieva, Fmi: bene solidarietà e cooperazione in Europa
Tornare ai livelli pre-crisi è possibile e addirittura si possono anticipare i tempi. Tuttavia, per raggiungere l’obiettivo “è essenziale che i 27 Paesi membri dell’Ue lavorino insieme per una forte risposta a livello comunitario”. Le affermazioni arrivano direttamente dal Commissario al Bilancio Johannes Hahn, che vede gli aspetti positivi dell’impianto economico costruito dall’Unione europea, ricordando alcuni dati. “Ci aspettiamo una ripresa economica del 3.7% nel 2021 e del 3.9 nel 2022. Questo significa che potremmo tornare ai livelli di Pil pre-pandemia prima di quanto ci aspettassimo”, ha spiegato il Commissario.
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