Il primo Quadro Finanziario Pluriennale senza la Gran Bretagna perderà 75 miliardi di euro per i finanziamenti 2021-2027. Frugal Four contro Friends of Cohesion
Meno soldi, meno progetti, meno risorse per il contrasto al cambiamento climatico. In questo modo si potrebbe riassumere l’andamento dei negoziati per il bilancio a lungo termine dell’Unione europea. Lontani da una bozza di riferimento, divisi sulle tematiche soggette ai tagli, frammentati in più gruppi, gli Stati membri hanno davanti a sé una lunga strada da compiere prima di poter giungere a un accordo finale per il Quadro Finanziario Pluriennale, che vedrà sviluppati i progetti — dalla ricerca scientifica all’Erasmus, passando per i fondi all’agricoltura e di coesione — per il periodo 2021-2027.
Si fanno sentire i 10-12 miliardi di euro annui sui quali l’Ue non potrà più contare a causa della Brexit ma, soprattutto, sono evidenti le differenze di veduta sull’ambizioso Piano von der Leyen, che senza il supporto economico dei Paesi non verrà attuato. Nella proposta, ci saranno tagli significativi (80 miliardi di euro in meno) al programma di ricerca e innovazione Horizon Europe, con un bilancio ridotto per il Programma Spaziale Europeo. A poter risentire dei tagli, anche l’ambito difesa, che include il tema del controllo dei confini.
Ma senza un aumento di budget di almeno l’1,3%, non potranno essere finanziate né le politiche sul climate change, né quelle sulla digital economy. D’altro canto, potrebbero esserci aumenti ai finanziamenti della Politica Agricola Comune pari a 4,4 miliardi di euro, divisi tra pagamenti diretti e sviluppo rurale. Sta di fatto che sono forti le critiche verso i Paesi che vogliono impedire il sostanzioso programma della Commissione.
In questa fase iniziale, a bloccarne le ambizioni sono gli auto-definiti Frugal Four Austria, Danimarca, Olanda e Svezia. Da più parti sono piovute critiche sui quattro Paesi. “Il mio concetto di progetto europeo è diverso da quello olandese: penso all’Ue come a una occasione, non come a un conto da pagare”, ha affermato il Primo Ministro del Lussemburgo, Xavier Bettel. Anche dagli ambienti diplomatici spagnoli è trapelato fastidio per il loro atteggiamento.
I Frugal Four si scontrano con i Friends of Cohesion, guidati dall’Italia di Giuseppe Conte. Insieme alla Romania e al Portogallo, il trio ha ricevuto il mandato degli altri Stati Membri di elaborare una contro-proposta, che possibilmente sarà più simile a quella pubblicata dalla Commissione. “Per le grandi sfide che ci attendono — occupazione, crescita, Green Deal e immigrazione — non accettiamo compromessi al ribasso o risposte insoddisfacenti”, ha scritto il Presidente del Consiglio su Twitter. Per ora, nessuna nuova data per decidere sul bilancio. I negoziati informali saranno decisivi per il bilancio dell’Ue, fondamentale per il rilancio economico del Vecchio Continente, senza il quale sarebbe incapace di affrontare le sfide globali in atto.
@melonimatteo