Alle primarie di domenica il Frente Amplio si riconferma primo partito a livello nazionale. Yamandú Orsi sarà il candidato della sinistra alle presidenziali di ottobre. Magro risultato per il centrodestra al governo, mentre l’estrema destra di Cabildo Abierto cade strepitosamente.
La storica coalizione della sinistra uruguaiana, il Frente Amplio, ha chiuso la notte di domenica con una grande festa a Montevideo. I risultati delle primarie celebrate per scegliere i candidati alle presidenziali del 27 ottobre sorridono al frenteamplismo, che da solo ha ottenuto più voti della somma di tutti gli altri partiti del Paese. Il 57enne professore di storia Yamandú Orsi si è imposto col 75% delle preferenze, e sarà candidato alla presidenza, accompagnato dalla sua rivale alle primarie di questa domenica, l’ex sindaca di Montevideo, Carolina Cosse, che sarà la sua candidata a vice.
Sindaco del municipio di Canelones, distretto chiave sia dal punto di vista economico sia come serbatoio elettorale, Orsi è il candidato sostenuto dall’ex presidente José “Pepe” Mujica, e dal suo Movimiento de Participación Popular (MPP 609). Il Frente Amplio infatti è un “partito di partiti” della sinistra uruguaiana, all’interno del quale convivono una dozzina di forze politiche che costituiscono una piattaforma elettorale comune dal 1971, e che ha governato il paese tra il 2004 e il 2019. Il MPP di Mujica è il partito politico sorto per iniziativa degli ex guerriglieri del Movimiento de Liberación Nacional-Tupamaros, attivi prima e durante la dittatura militare (1973-1985), e oggi rappresenta un settore più pragmatico dentro al Frente Amplio, mentre Cosse, sostenuta dal Partito Comunista, rappresenta l’ala più a sinistra della coalizione.
La campagna elettorale di Orsi è stata attraversata dunque dalla dirompente partecipazione dell’ex presidente Mujica, che ad aprile ha annunciato di avere un cancro all’esofago. In terapia presso la clinica oncologica dell’ex presidente Tabaré Vázquez, suo rivale dentro al Frente Amplio morto nel 2020, “el Pepe” non si è voluto perdere gli ultimi comizi di Orsi, in cui è apparso in splendida forma, ballando addirittura al ritmo del candombe nonostante la radioterapia. La campagna di Orsi però è stata anche offuscata da alcune denunce false sul suo conto. Una deputata del governante Partido Nacional, Romina Celeste Papasso, ha chiesto nel marzo scorso ad una amica trans di mentire pubblicamente per incolpare Orsi di averla picchiata in una delle zone rosse della capitale dopo essersi rifiutato di pagarla. Ma la pubblicazione dei dialoghi tra Papasso e la sua complice hanno scagionato il candidato del FA a maggio, fatto che ha dato un maggior slancio alla sua campagna e screditato i suoi avversari al governo.
Il partito del presidente Lacalle Pou ha ottenuto un risultato deludente in termini di partecipazione alle proprie primarie, quasi 10 punti percentuali al di sotto del Frente Amplio. Il Partido Nacional ha scelto come candidato alle presidenziali di ottobre l’attuale Segretario di Governo, Alvaro Delgado, ma quelle di domenica passeranno alla storia come le primarie con la minor partecipazione di sempre (meno di 300mila voti a livello nazionale) dentro al partito fondato nel 1836. Durante il suo discorso a fine giornata, Delgado ha annunciato che l’attuale presidente, Lacalle Pou, sarà candidato a senatore nella sua lista.
A spiegare in parte il calo nel sostegno al governo vi sono gli scandali scoppiati nelle scorse settimane che coinvolgono due alti esponenti della forza al potere: il senatore Gustavo Penadés, imputato in 22 casi di abuso di minori; e quello di Alejandro Astesiano, responsabile della scorta del presidente e a capo di un’organizzazione dedita alla falsificazione di passaporti uruguaiani venduti poi a cittadini russi.
L’attuale governo di centrodestra è sostenuto in parlamento anche dall’altro partito storico della politica uruguaiana, il Partido Colorado, tra le cui fila militò anche un italiano illustre come Giuseppe Garibaldi durante il suo periodo a Montevideo tra il 1841 e il 1848. Anche per i Colorados i risultati di questa domenica sono stati deludenti. Il vincitore delle primarie è il giovane Andrés Ojeda, avvocato quarantenne e figura molto nota a livello mediatico, ma il partito ha ottenuto solo il 10% del totale dei voti a livello nazionale.
Il grande flop della giornata è stato comunque quello dell’estrema destra di Cabildo Abierto, guidata dall’ex comandante dell’esercito Guido Manini, che ha ottenuto solamente l’1,7% dei voti totali espressi domenica scorsa. Grande rivelazione alle elezioni del 2019, tanto da diventare cruciale per garantire la vittoria della coalizione di destra contro il Frente Amplio e portare Lacalle Pou al potere, Cabildo Abierto ha poi perso slancio una volta entrato nelle istituzioni. Lo stesso Manini, durante la conferenza stampa di domenica, ha ammesso che il risultato “ci obbliga a riflettere” sul futuro politico del partito.
Si apre ora una campagna elettorale intensa, in cui i risultati di domenica avranno peso, anche se molti analisti tendono a moderarne l’impatto. La partecipazione alle primarie – dove il voto non è obbligatorio – è stata molto bassa, con solamente il 36% degli aventi diritto che ha partecipato, il dato più basso dal 1999.
Nonostante la sinistra sembri rinvigorita in vista delle presidenziali, dove emerge come il partito più votato in assoluto, il Frente Amplio è consapevole che per tornare al governo quest’anno dovrà ottenere un risultato schiacciante al primo turno. In caso di ballottaggio, previsto per il 24 novembre, è probabile che si ripeta lo scenario del 2019, quando tutti gli altri partiti si unirono per sostenere Lacalle Pou contro la sinistra. Molto probabilmente sarà proprio questo lo scenario dei prossimi mesi di campagna politica: un Frente Amplio forte del sostegno elettorale che promette un ritorno ai risultati positivi ottenuti da Mujica e Vázquez, ed un governo sulla difensiva, che cerca di non distruggere i ponti costruiti tra i diversi partiti che lo sostengono.
La storica coalizione della sinistra uruguaiana, il Frente Amplio, ha chiuso la notte di domenica con una grande festa a Montevideo. I risultati delle primarie celebrate per scegliere i candidati alle presidenziali del 27 ottobre sorridono al frenteamplismo, che da solo ha ottenuto più voti della somma di tutti gli altri partiti del Paese. Il 57enne professore di storia Yamandú Orsi si è imposto col 75% delle preferenze, e sarà candidato alla presidenza, accompagnato dalla sua rivale alle primarie di questa domenica, l’ex sindaca di Montevideo, Carolina Cosse, che sarà la sua candidata a vice.
Sindaco del municipio di Canelones, distretto chiave sia dal punto di vista economico sia come serbatoio elettorale, Orsi è il candidato sostenuto dall’ex presidente José “Pepe” Mujica, e dal suo Movimiento de Participación Popular (MPP 609). Il Frente Amplio infatti è un “partito di partiti” della sinistra uruguaiana, all’interno del quale convivono una dozzina di forze politiche che costituiscono una piattaforma elettorale comune dal 1971, e che ha governato il paese tra il 2004 e il 2019. Il MPP di Mujica è il partito politico sorto per iniziativa degli ex guerriglieri del Movimiento de Liberación Nacional-Tupamaros, attivi prima e durante la dittatura militare (1973-1985), e oggi rappresenta un settore più pragmatico dentro al Frente Amplio, mentre Cosse, sostenuta dal Partito Comunista, rappresenta l’ala più a sinistra della coalizione.