L’economia statunitense corre veloce. Ma come si riflette tale successo nel confronto con l’Europa e con la Cina? Quali sono le poste che pesano di più nel bilancio di Washington? A queste domande risponde il fact-checking.
La Cina detiene oltre metà del debito pubblico Usa
FALSO – Anche se la Cina è il maggior detentore di titoli pubblici del Tesoro statunitense, per un controvalore che nell’ottobre 2014 ammontava a 1.252 miliardi di dollari, tale cifra costituisce meno del 10% di tutto il debito Usa in mano al pubblico, che nello stesso mese era pari a 12.800 miliardi di dollari. Il Giappone possiede una quota di debito di Washington molto simile, pari a 1.222 miliardi, che riceve tuttavia un’attenzione decisamente minore.
Per non parlare del Belgio, terzo in questa graduatoria, e raramente considerato come uno dei “padroni stranieri” dell’economia Usa. Anche considerando la somma di tutte le quote di debito pubblico Usa in mano ad altri paesi, si resta al di sotto del 50%: era il 41% nel 2003 e negli ultimi anni si è collocata attorno al 47%.
La crescita Usa è il primo fattore per la riduzione del deficit pubblico
VERO – Uno dei successi meno menzionati dell’amministrazione Obama è la riduzione del deficit pubblico: il calo registrato nel 2013, quando il deficit è crollato a 680 miliardi di dollari (dai 1.100 miliardi dell’esercizio precedente) è stato il più consistente dalla fine della Seconda guerra mondiale. Il contributo maggiore a tale successo è stato dato alla crescita delle entrate fiscali (+12,9%) provocata in primo luogo dall’accelerazione della crescita economica.
Usa batte Ue sugli indicatori di finanza pubblica
FALSO – Anche se in quattro degli ultimi cinque anni la crescita del Prodotto interno lordo Usa è stata nettamente superiore a quella dell’area euro, quando si passa agli indicatori di salute della finanza pubblica il giudizio si capovolge. Per Washington il rapporto deficit/Pil, che nel 2010 era pari addirittura all’11,3% si è quasi dimezzato, toccando il 5,5% nel 2014. Ma tali livelli sono sempre stati superiori a quelli conseguiti da Eurolandia che, da un deficit del 6,2% del Pil registrato nel 2010 lo scorso anno è scesa al 2,9%, valore per la prima volta inferiore al limite stabilito dal trattato di Maastricht. Stesso esito esaminando il rapporto tra debito pubblico lordo e Pil: i valori registrati negli Usa – che ha visto tale parametro crescere dal 94,8% nel 2010 al 105,6% del 2014 – risultano costantemente superiori a quelli dei paesi della Moneta unica europea, che nello stesso periodo sono passati dall’85,9% al 96,4%.
In Usa deduzioni e “scappatoie” fiscali pesano più delle spese per Difesa e Sicurezza sociale
VERO – Secondo i dati del Tax Policy center nel 2014 il gettito fiscale perso dall’erario statunitense a causa di elusione e deduzioni fiscali ha toccato i 1.400 miliardi di dollari mentre il General Accountability Office colloca tale stima a 1.100 miliardi per il 2013. Si tratta di livelli molto superiori alla spesa programmata nel 2014 per la Difesa (600 miliardi di dollari) e per la Sicurezza sociale (845 miliardi). Considerando inoltre che la spesa pubblica complessiva prevista dal bilancio 2014 è pari a 3.500 miliardi di dollari, emerge che elusione fiscale e deduzioni sono oramai equivalenti a un terzo di tale aggregato. Tra le maggiori voci di deduzione fiscale figurano gli interessi sui mutui per la casa e le polizze sanitarie sponsorizzate dai datori di lavoro.
L’economia statunitense corre veloce. Ma come si riflette tale successo nel confronto con l’Europa e con la Cina? Quali sono le poste che pesano di più nel bilancio di Washington? A queste domande risponde il fact-checking.