Moderna: via libera dall’Ema al secondo vaccino anti Covid
Il vaccino Moderna è stato approvato dall'Ema. Con i suoi circa 18 dollari a dose, è il più costoso di tutti. La Commissione europea ha già prenotato 180 milioni di dosi
L'infermiera Patricia Cummings offre alla vice Presidente eletta degli Stati Uniti Kamala Harris una dose del vaccino Moderna presso lo United Medical Center di Washington, Stati Uniti, 29 dicembre 2020. REUTERS/Leah Millis
Il vaccino Moderna è stato approvato dall’Ema. Con i suoi circa 18 dollari a dose, è il più costoso di tutti. La Commissione europea ha già prenotato 180 milioni di dosi
L’infermiera Patricia Cummings offre alla vice Presidente eletta degli Stati Uniti Kamala Harris una dose del vaccino Moderna presso lo United Medical Center di Washington, Stati Uniti, 29 dicembre 2020. REUTERS/Leah Millis
Ieri l’Agenzia europea del farmaco ha dato il semaforo verde al vaccino anti Covid-19 sviluppato dall’azienda biotecnologica americana Moderna. Già approvato dalla Food and Drug Administration, il vaccino ha raggiunto un’efficacia del 94,1% sui 30mila volontari, dimostrando anche un buon profilo di sicurezza.
Quello Moderna è il secondo vaccino che riceve il via libera da parte dell’Ema, dopo l’approvazione a Pfizer/BioNTech. Come quest’ultimo, anche quello di Moderna richiede la somministrazione di due dosi a distanza di circa tre settimane, mentre è meno difficile da conservare perché non ha bisogno di stare a -70°, una complicazione logistica non da poco. Il vaccino resiste 6 mesi a -20° e un mese a 2-8°, una temperatura, alla portata di un frigo domestico.
Con i suoi circa 18 dollari per dose, il vaccino Moderna è il più costoso di tutti (quello Pfizer ne costa 12). La Commissione europea ha prenotato 180 milioni di dosi da Moderna, contro gli oltre 300 milioni di dosi richieste a Pfizer-BioNTech. L’Agenzia italiana del farmaco si riunirà oggi per esaminare il dossier dell’azienda americana e per autorizzare il commercio del vaccino e il suo utilizzo nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.
La somministrazione del vaccino ReiThera
Intanto, in attesa di Astrazeneca – il vaccino sviluppato all’Università di Oxford di cui l’Ue ha prenotato 400 milioni di dosi e che ha avuto diversi problemi in fase di sperimentazione – qualcosa si muove in Italia. I risultati della fase 1 del vaccino sviluppato dall’azienda biofarmaceutica ReiThera di Castelromano (RM) sono incoraggianti. Dopo 28 giorni dalla vaccinazione effettuata su 44 volontari, la risposta anticorpale è stata rilevata in 42 volontari su 44 (95%); inoltre, non ci sono state reazioni avverse.
Dopo la fase 1, che prevede la somministrazione del vaccino a un ristretto numero di volontari, il vaccino sarà inoculato a centinaia di persone (fase 2). Nella fase 3 saranno invece testati migliaia di volontari di cui la metà assumeranno un placebo. La terza fase è quella in cui si valuterà l’effettiva efficacia del vaccino nell’indurre resistenza all’infezione. Se le fasi 2 e 3 confermeranno i buoni risultati, c’è la possibilità di avere un altro vaccino approvato per l’estate. La Regione Lazio ha supportato lo sviluppo e i test del vaccino ReiThera: al prosieguo della sperimentazione collaboreranno anche il Governo e il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
“A dicembre è stato fatto il decreto che stanzia i fondi, il Governo entrerà nel capitale dell’azienda per sostenerne le fasi 2 e 3”, ha commentato il commissario straordinario Domenico Arcuri. “Due gli obiettivi: dobbiamo lasciare al nostro Paese una capacità di ricerca, sviluppo e sperimentazione che prima non c’era e dobbiamo avere la possibilità di acquisire dosi di vaccino per i nostri cittadini in misura stabile e crescente”.
Il vaccino Moderna è stato approvato dall’Ema. Con i suoi circa 18 dollari a dose, è il più costoso di tutti. La Commissione europea ha già prenotato 180 milioni di dosi
L’infermiera Patricia Cummings offre alla vice Presidente eletta degli Stati Uniti Kamala Harris una dose del vaccino Moderna presso lo United Medical Center di Washington, Stati Uniti, 29 dicembre 2020. REUTERS/Leah Millis
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