Verso il Terzo Plenum del Partito Comunista

Dal 9 al 12 novembre si svolgerà a Pechino il Terzo Plenum del Diciottesimo Comitato Centrale del Partito Comunista. C’è grande attesa, perché dovrebbe essere il Plenum all’interno del quale verranno discusse le tanto attese riforme. Meno stato, più privati, credito, finanza, legge del figlio unico, forse abolizione dei campi di lavoro, riforma della legge sulla terra: tante idee e proposte, ma tutte vaghe e ancora poco concretizzate in realtà.

Il Financial Times, ha scritto che «Questa è la prima vera occasione per il presidente Xi Jinping di proporre la sua visione economica per il paese, dopo un anno alla guida del partito comunista. I precedenti terzi plenum sono stati fondamentali. Deng Xiaoping si è servito del plenum del 1978 per consolidare le riforme agricole della Cina post-maoista. Jiang Zemin, il suo successore, ha usato il terzo plenum del 1993 per mettere al sicuro le riforme di mercato che culminarono nell’adesione della Cina all’Organizzazione mondiale del commercio. Ma per Hu Jintao, predecessore del signor Xi, il terzo plenum del 2003 è diventato un indicatore delle carenze della sua amministrazione. Hu ha promesso al plenum di affrontare la crescita squilibrata della Cina, ma un decennio più tardi ha lasciato l’incarico con l’economia che fa ancora più affidamento sugli investimenti».

Xi atteso al varco dunque, anche perché le sue recenti strette ideologiche, vengono lette più come segnali interni al Partito, che non indirizzi che potrebbero depotenziare il peso delle riforme. Tra poco il Plenum avrà inizio e avremo qualche mistero in meno, riguardo il futuro della Cina.