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Fake democracy, il Bangladesh torna alle urne in un clima di terrore


Politici, attivisti e giornalisti vicini all’opposizione sono finiti nel mirino della repressione orchestrata dalla Lega popolare al potere, che usa anche l'accusa di "fake news" per imbavagliare chi dissente. Il 30 dicembre tocca agli elettori, ma il ritorno alla democrazia appare lontano

Sostenitori dell'Awami League (Al) prendono parte alla campagna per le elezioni generali a Dhaka, Bangladesh, il 26 dicembre. REUTERS/Mohammad Ponir Hossain

Politici, attivisti e giornalisti vicini all’opposizione sono finiti nel mirino della repressione orchestrata dalla Lega popolare al potere, che usa anche l’accusa di “fake news” per imbavagliare chi dissente. Il 30 dicembre tocca agli elettori, ma il ritorno alla democrazia appare lontano

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