
Qual è la base teologica del wahhabismo? In cosa differisce la dottrina wahhabita dall’Islam sunnita?
Nel libro Wahhabism and the rise of the new Salafists: Theology, Power and Sunni Islam (I.B. Tauris, London-New York, 2018), Namira Nahouza prende spunto dal blocco commerciale comminato al Qatar nel giugno 2017 per guidare il lettore attraverso una attenta analisi delle diverse interpretazioni dell’Islam sunnita e delle derivanti conseguenze politiche da una prospettiva storica e teologica.
Partendo dal dibattito dottrinale sugli ‘attributi di Dio’ sin dal periodo salafita (da salaf, predecessori), l’autrice si sofferma sulle origini, tra il XI e il XVIII secolo, e sull’evoluzione storica del movimento wahabita mettendolo in relazione con i movimenti salafiti e i salafisti ed evidenziando come il Wahabismo si stia progressivamente affermando come unica espressione dell’Islam sunnita, anche grazie alle modalità con cui esso si presenta e si propaganda su internet.
Questa disamina è fondamentale per ribadire, nelle conclusioni del volume, la condivisibile necessità di acquisire consapevolezza circa le differenti anime che compongono l’Islam sunnita giacché, accanto ai gruppi terroristici, vi è una maggioranza di esegeti e di credenti che propongono una interpretazione del Corano in aperto contrasto con le visioni estremiste e con l’utilizzo a fini politici della teologia e delle fonti islamiche classiche.
Questo articolo è pubblicato anche sul numero di luglio/agosto di eastwest.
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Qual è la base teologica del wahhabismo? In cosa differisce la dottrina wahhabita dall’Islam sunnita?