Xi Jinping incontrerà Obama la prossima settimana. Nell’ambito delle innumerevoli visite «storiche» della parte finale del mandato di Obama, su tutte quella a Cuba, il presidente americano e quello cinese, tra le altre cose, affronteranno la questione legata alla Corea del Nord.
Secondo quanto riportato dai media nazionali, Xi Jinping arriverà negli Stati Uniti per un vertice sulla sicurezza nucleare, subito dopo una visita di Stato nella Repubblica Ceca. «Il loro incontro a margine del vertice degli Stati Uniti sarà la prima occasione per i due presidenti per discutere dei recenti test nucleari e missilistici della Corea del Nord».
Al riguardo infatti la posizione cinese, per una volta, potrebbe essere più accomodante del solito anche per Washington. Le ultime «trovate» del leader nord coreano (esperimenti nucleari, lancio di missili) pare abbiano innervosito non poco il suo alleato storico cinese, che tenta però, al solito, di differenziarsi dagli Stati uniti
Pechino ha infatti sostenuto le dure sanzioni delle Nazioni Unite contro la Corea del Nord, ma ha anche protestato contro quello che dice essere una «reazione eccessiva» degli Stati Uniti e della Corea del Sud per i test, tra cui il loro piano di installare un sistema di difesa missilistica nella penisola coreana. La Cina ha esortato tutte le parti a tornare al tavolo dei negoziati.
Il vice ministro degli Esteri Li Baodong ha detto che i due leader «scambieranno pienamente i loro pareri» sulla questione legata alla penisola coreana. «Su questo punto, la posizione della Cina è coerente. Siamo dedicati alla denuclearizzazione della penisola coreana e pensiamo che i problemi dovrebbero essere risolti attraverso il dialogo e la consultazione, e siamo anche impegnati a mantenere la pace e la stabilità nella penisola».
La Cina teme più di tutto un crollo del paese governato dal giovane leader Kim jong-un, anche per le conseguenze che potrebbe avere su tutta l’area, oltre al rischio di dover affrontare un’ondata di profughi dalla Corea del nord di proporzioni rilevanti. Pechino quindi spinge e insiste sul tavolo dei negoziati, per riportare nel consesso generale la Corea del Nord.
La sensazione però è che si tratta di una sorta di estrema ratio con la quale Pechino tenta di mantenere viva un’alleanza considerata ormai rischiosa, tanto che nelle settimane precedenti alcuni articoli di giornale avevano riportato la «stanchezza» della leadership cinese riguardo le escandescenze del giovane «leader brillante».
I due presidenti – inoltre – discuteranno anche di sicurezza informatica e della crescente tensione nel Mar Cinese Meridionale: due ambiti nei quali invece le divergenze sono ampie e molto più riscontrabili.
Come sottolineato dai media cinesi, Xi Jinping trascorrerà anche quaranta ore nella capitale ceca, a Praga e non solo, incontrando il presidente ceco Milos Zeman per la quinta volta dal 2013.
La Cina «spera di sviluppare i progetti di investimento e di infrastrutture» nella regione della Repubblica Ceca, nel cuore dell’Europa, perché il paese cosituisce un hub importante per l’iniziativa il progetto di nuova via della seta progettato dal leader comunista.
La Repubblica Ceca – per altro – è stato il primo paese della regione a firmare un protocollo d’intesa su iniziativa con la Cina nel mese di novembre. Sono 20 gli accordi che dovrebbero essere firmati, inclusi i documenti su un partenariato strategico. Gli scambi commerciali tra la Cina e la Repubblica Ceca hanno superato gli 11 miliardi di dollari nel 2015.
@simopieranni