Mugabe ha dominato la politica dello Zimbabwe dal 1980. Figura ingombrante e controversa, tra il dittatore e il liberatore, era stato deposto nel 2017
L’ex-Presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe è morto ieri a Singapore, dove era ricoverato, all’età di 95 anni. Mugabe ha guidato lo Zimbabwe per quasi tutto il periodo successivo all’indipendenza: inizialmente come Primo Ministro (dal 1980 al 1987) e poi come Presidente (dal 1987 al 2017), instaurando un duro regime autoritario.
Mugabe ha insomma dominato la vita politica dello Zimbabwe per quasi quarant’anni, oltre a essere stato uno dei protagonisti delle battaglie e poi dei negoziati che portarono alla fine del dominio coloniale britannico e all’indipendenza del Paese. La sua è una figura controversa: per molti è un dittatore, macchiatosi di corruzione, di brogli elettorali e di violazioni dei diritti umani; altri invece – inclusi alcuni leader africani – lo considerano un eroe e un liberatore.
La presidenza di Mugabe si è conclusa il 21 novembre 2017, dopo essere stato forzato alle dimissioni dai militari, che attuarono una sorta di colpo di stato, e dal suo stesso partito, il Zanu-PF. L’attuale Presidente dello Zimbabwe è Emmerson Mnangagwa, ex-braccio destro di Mugabe e capo del Zanu-PF, eletto nel luglio 2018.
La situazione economica dello Zimbabwe è pessima. La decisione di Mugabe di espropriare con la forza le aziende agricole, controllate principalmente dall’esigua minoranza bianchi, per ridistribuirle alla popolazione nera ha avuto effetti disastrosi: dal 2000 al 20008 il Pil si è contratto del 40% e l’inflazione ha raggiunto livelli altissimi. Mnangagwa ha promesso di ristabilire la stabilità e la credibilità internazionale del Paese e di approvare misure per attirare gli investimenti stranieri. Fondamentale partner – e finanziatore – politico e commerciale dello Zimbabwe è la Cina.
@marcodellaguzzo
Mugabe ha dominato la politica dello Zimbabwe dal 1980. Figura ingombrante e controversa, tra il dittatore e il liberatore, era stato deposto nel 2017