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ONU e Israele: rapporti sempre più difficili


Per Israele, l'Onu è sempre stata troppo politicamente schierata verso la causa palestinese, ma ora, con la guerra a Gaza, le differenze e i contrasti si sono ulteriormente acuiti: revocato il visto al coordinatore umanitario Onu Lynn Hastings.

I rapporti tra Nazioni Unite e Israele non sono mai stati idilliaci. Le guerre che hanno visto impegnato il paese ebraico, la questione dei Territori, i confini. In questi luoghi tutti imparano ad avere a che fare con le Risoluzioni, a riconoscerne i numeri, a sapere compiti e poteri dei vari organismi. Ma in questo periodo, dall’aggressione di Hamas a Israele del 7 ottobre con conseguente attacco a Gaza, sembrano ormai irrimediabilmente compromessi i rapporti tra Israele e le Nazioni Unite.

La decisione da parte di Gerusalemme, formalizzata mercoledì, di revocare il visto a Lynn Hastings, coordinatore umanitario per le Nazioni Unite nella città santa, è stata solo l’ultima delle schermaglie tra le due parti. Il ministro degli esteri israeliano, Eli Cohen, ha infatti affermato senza mezzi termini che “chi non ha condannato Hamas per il brutale massacro di 1.200 israeliani ma condanna invece Israele, un paese democratico che protegge i suoi cittadini, non può prestare servizio nelle Nazioni Unite e non può entrare in Israele!”.

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