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La guerra in Libia e il disinteresse dell’occidente


L'Occidente sta dimostrando un moderato disinteresse nei confronti del caos che regna in Libia. L'Italia, ex potenza coloniale, vede la sua classe politica avvitata in un dibattito provinciale sulla spartizione dei migranti, mentre alle sue porte rischia di scatenarsi il caos. L'Europa, in primis la “locomotiva” tedesca, ha lo sguardo rivolto a est, verso l'Ucraina, e non ha dimostrato finora di considerare la questione libica come una priorità. Gli Stati Uniti, fin dai tempi della rivoluzione contro Gheddafi, hanno cercato di mantenere una posizione defilata. Questa disattenzione rischia di causare danni enormi, non solo alla Libia stessa né ai soli Paesi mediterranei, ma all'intero continente europeo.

L’Occidente sta dimostrando un moderato disinteresse nei confronti del caos che regna in Libia. L’Italia, ex potenza coloniale, vede la sua classe politica avvitata in un dibattito provinciale sulla spartizione dei migranti, mentre alle sue porte rischia di scatenarsi il caos. L’Europa, in primis la “locomotiva” tedesca, ha lo sguardo rivolto a est, verso l’Ucraina, e non ha dimostrato finora di considerare la questione libica come una priorità. Gli Stati Uniti, fin dai tempi della rivoluzione contro Gheddafi, hanno cercato di mantenere una posizione defilata. Questa disattenzione rischia di causare danni enormi, non solo alla Libia stessa né ai soli Paesi mediterranei, ma all’intero continente europeo.

 

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