L’America Rurale, le donne dei sobborghi, gli afroamericani, i giovani latinos e la working class della Rust Belt con i 2,7 milioni di iscritti ai sindacati negli stati in bilico, dove 4 anni fa 45mila persone hanno determinato l’esito del voto.
Nella città di Cali, epicentro delle grandi proteste del 2021 e cuore di attività legate a narcos, guerriglie e paramilitari, si è aperta la Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità. Le aspettative globali intorno al summit sono alte, ma la minaccia dei gruppi armati colombiani incombe sull’evento.
La decisione del Regno Unito di restituire l’arcipelago delle Chagos alle Mauritius ha riaperto il dibattito a Buenos Aires: molti vedono in questo evento un precedente favorevole per il ritorno delle Malvinas/Falklands all’Argentina.
A decidere chi sarà il 47esimo presidente saranno solo alcuni Stati chiave. Trump e Harris si stanno battendo per il cosiddetto Blue Wall, il muro blu della Rust Belt. In particolare si tratta di tre stati, la Pennsylvania e un pezzo di Mid West con Michigan e Wisconsin.
Alle amministrative di domenica, la sinistra al governo perde terreno in quasi tutto il paese. Ma non si produce nemmeno la riscossa dell’estrema destra. A vincere sono i partiti più tradizionali e moderati.
I sondaggi e i modelli predittivi si muovono in una forbice stretta di qualche punto e ci raccontano di una corsa serratissima. Un testa a testa tra Harris e Trump che si giocherà all’ultimo voto e che potrebbe finire in qualsiasi modo, deciso da una manciata di voti.
Claudia Sheinbaum ha assunto il proprio mandato in una cerimonia carica di simbolismo. La prima donna presidente della storia del Messico giunge al potere con un sostegno generalizzato, ma affronta anche dure sfide sul piano della sicurezza, l’economia e le relazioni internazionali.
Il governo di transizione ha indetto nuove elezioni per novembre del 2025, ma la possibilità di realizzarle resta comunque in dubbio. Nonostante l’arrivo della missione internazionale voluta dall’Onu per pacificare il paese, la situazione è drammatica.
Alberto Fujimori, presidente dal 1990 al 2000, è la figura più rilevante e divisiva della politica peruviana. Morto a 86 anni, ha ricevuto onorificenze e funerali di stato nonostante una condanna per delitti contro l’umanità.
Da anni i dem hanno perso contatto con la cerchia fuori dai centri urbani. Il voto per Trump nel 2016 e 2020 ha certificato la presa dei repubblicani sui piccoli centri e il mondo degli Stati Uniti profondi. Ma la campagna di Harris è intenzionata a scalfire quel predominio.