Davanti all’ennesima tragedia nel Mediterraneo, l’Europa si è trovata a discutere della necessità di coordinare gli sforzi nella gestione dei fenomeni migratori. Ad aprile il tema è stato oggetto di un Consiglio europeo straordinario e al centro della sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo; di seguito il fact-checking di alcune delle dichiarazioni più interessanti.
Dei 278mila migranti entrati irregolarmente in Europa nel 2014, 170mila sono arrivati in Italia
VERO – Il ministro degli Esteri italiano Gentiloni era in prima fila nell’invocare una maggiore partecipazione europea alla gestione dei flussi migratori. L’Italia avrebbe ricevuto il 60% dei migranti irregolari entrati nell’Ue, secondo il ministro. I numeri di Gentiloni trovano riscontro nei dati Frontex, che parla effettivamente di 278mila migranti che hanno attraversato illegalmente i confini dell’Unione nel 2014 (due volte e mezzo il livello del 2013). 170mila di questi sarebbero arrivati in Italia, “il più grande afflusso in un singolo Paese nella storia dell’Unione europea”, secondo Frontex. Invece 51mila sono giunti dal Mediterraneo Orientale, entrando quindi nell’Ue dalla Grecia e dalla Bulgaria. È il caso di segnalare, come fa la stessa Frontex, che la maggior parte dei migranti irregolari presenti in Europa arriva regolarmente per via aerea per poi violare i termini del proprio visto.
Sono arrivati 11 milioni di migranti dalla Siria
FALSO – Nikos Kotzías, ministro degli Esteri greco, parla di un esodo di proporzioni bibliche proveniente dalla Siria sconvolta dalla guerra civile. Secondo un rapporto commissionato dall’Onu però, i dati sono diversi: circa 5 milioni sarebbero i Siriani emigrati o ridotti in condizione di rifugiati dalla guerra civile siriana. Soprattutto, la stragrande maggioranza di questi sono stati accolti dai paesi confinanti come Libano e Turchia e non dall’Europa. I Siriani giunti nell’Ue sarebbero invece nell’ordine delle centinaia di migliaia, non dei milioni. Secondo l’UNHCR nell’intero periodo dall’aprile 2011 al dicembre 2014 l’Ue, la Norvegia e la Svizzera hanno ricevuto “appena” 207.455 domande di asilo da cittadini siriani. Per quel che riguarda le concessioni di asilo, dal quarto trimestre 2011 alla fine del 2014 ne sono state emesse 114mila. Circa il 5% di tutti i Siriani fuggiti dalla guerra hanno trovato rifugio nell’Ue. Kotzías ha quindi largamente esagerato il numero di Siriani giunti in Europa.
La metà dei rifugiati sono accolti da appena tre o quattro Paesi dell’Unione europea
VERO – Il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha esortato l’Unione europea a mostrare una maggiore solidarietà nell’accoglienza dei rifugiati. In particolare, Schulz ha invitato a una più equa distribuzione tra Paesi membri. Questa dichiarazione è vera – e fin conservatrice – qualsiasi sia l’indicatore scelto: le domande di asilo ricevute, quelle accettate, o la popolazione di rifugiati presente nei Paesi dell’Ue. In termini di domande di asilo accettate nel 2013, Svezia, Germania e Francia insieme arrivano al 50,6% del totale europeo; aggiungendovi l’Italia si arriva al 61,2%. In termini di popolazioni complessive, la Francia e la Germania ospitano rispettivamente 232mila e 188mila rifugiati. Insieme al Regno Unito (126mila) i tre Paesi più “ospitali” accolgono quindi il 55,7% di tutti i rifugiati presenti sul suolo Ue.
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Davanti all’ennesima tragedia nel Mediterraneo, l’Europa si è trovata a discutere della necessità di coordinare gli sforzi nella gestione dei fenomeni migratori. Ad aprile il tema è stato oggetto di un Consiglio europeo straordinario e al centro della sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo; di seguito il fact-checking di alcune delle dichiarazioni più interessanti.