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Guerra in Yemen: il disinteresse dell’occidente rafforza i jiaidisti


Quella in Yemen è una guerra quasi ignorata dall'Occidente. E non senza un motivo. Dopo la rivolta della minoranza sciita del Paese (Houthi) che ha causato la caduta del precedente governo - nato all'indomani della Primavera araba che nel 2012 aveva posto fine alla trentennale presidenza di Ali Abdullah Saleh e guidato dal sunnita Abed Rabbo Mansour Hadi – e l'occupazione della capitale Sanaa da parte dei ribelli, lo scorso marzo è intervenuta l'Arabia Saudita (poi sostenuta da Egitto, Emirati e altri Stati arabi sunniti).

Quella in Yemen è una guerra quasi ignorata dall’Occidente. E non senza un motivo. Dopo la rivolta della minoranza sciita del Paese (Houthi) che ha causato la caduta del precedente governo – nato all’indomani della Primavera araba che nel 2012 aveva posto fine alla trentennale presidenza di Ali Abdullah Saleh e guidato dal sunnita Abed Rabbo Mansour Hadi – e l’occupazione della capitale Sanaa da parte dei ribelli, lo scorso marzo è intervenuta l’Arabia Saudita (poi sostenuta da Egitto, Emirati e altri Stati arabi sunniti).

 

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