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Russia: la nuova strategia per la sicurezza nazionale


La nuova strategia russa per la sicurezza nazionale, pubblicata il primo gennaio 2016, inserisce l'espansionismo della Nato in Est Europa e il sostegno occidentale alle “rivoluzioni colorate” (dei colpi di stato illegittimi, secondo Mosca) tra i principali pericoli che minacciano la Russia. Secondo gli esperti non è uno sviluppo recente – anche se potenzialmente pericoloso - che l'intellighenzia del Cremlino consideri la Nato come una rivale, e non più come un possibile partner.

La nuova strategia russa per la sicurezza nazionale, pubblicata il primo gennaio 2016, inserisce l’espansionismo della Nato in Est Europa e il sostegno occidentale alle “rivoluzioni colorate” (dei colpi di stato illegittimi, secondo Mosca) tra i principali pericoli che minacciano la Russia. Secondo gli esperti non è uno sviluppo recente – anche se potenzialmente pericoloso – che l’intellighenzia del Cremlino consideri la Nato come una rivale, e non più come un possibile partner.

Il meeting di Pratica di Mare, del 2002, quando per la prima volta le porte della Nato si aprirono all’ex nemico sovietico per discutere di una maggiore cooperazione, è un ricordo sbiadito. I rapporti tra l’Occidente e la Russia sono in deterioramento da quasi un decennio. Da quando, nel 2008, Mosca dimostrò di essere pronta a fare una guerra in Georgia pur di difendere la propria sfera di influenza strategica dalla costante erosione che aveva subito negli ultimi anni, fino ad arrivare all’annessione della Crimea nel 2014 con le seguenti sanzioni occidentali all’economia russa

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