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Può la guerra in Siria mettere fine alla storica alleanza fra Stati Uniti e Turchia?


La Turchia è stato un solido alleato degli Stati Uniti fin dal termine della Seconda Guerra Mondiale quando, in osservanza della dottrina Truman, ad Ankara furono garantiti ingenti forniture economiche e militari in ottica anti-sovietica. Dal 1952 è un membro della Nato e ad oggi è il suo secondo esercito più vasto, proprio dopo quello americano. La guerra in Siria tuttavia sta logorando i rapporti tra i due Paesi, che nella regione portano avanti agende e priorità diverse.

La Turchia è stato un solido alleato degli Stati Uniti fin dal termine della Seconda Guerra Mondiale quando, in osservanza della dottrina Truman, ad Ankara furono garantiti ingenti forniture economiche e militari in ottica anti-sovietica. Dal 1952 è un membro della Nato e ad oggi è il suo secondo esercito più vasto, proprio dopo quello americano. La guerra in Siria tuttavia sta logorando i rapporti tra i due Paesi, che nella regione portano avanti agende e priorità diverse.

Per Washington l’obiettivo principale da conseguire in Siria è la distruzione dello Stato Islamico. Per Ankara è impedire che i curdi siriani (specie il Pyd, il partito marxista collegato al Pkk curdo-turco) riescano a ottenere il controllo prima e l’indipendenza poi sulla Rojava, il territorio che i curdi rivendicano come proprio e che si estende lungo quasi l’intero confine turco-siriano.

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