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Kashmir: i martiri si celebrano anche con i videogiochi


KASHMIR - Abbiamo già parlato di come gran parte della popolarità di Burhan Wani, il giovane comandante di Hizbul-Mujahideen ucciso dalle forze indiane l’8 luglio nel Kashmir indiano, derivasse dall’uso dei social network con i quali veicolava i suoi messaggi alla popolazione. Un ribelle 2.0: tastiera e kalashnikov alla mano.

“Libertà. Mio Fratello, tuo Fratello. Burhan è vivo”. Centinaia di muri in Kashmir rendono omaggio a Burhan Wani. Photo Credit: Camillo Pasquarelli

KASHMIR – Abbiamo già parlato di come gran parte della popolarità di Burhan Wani, il giovane comandante di Hizbul-Mujahideen ucciso dalle forze indiane l’8 luglio nel Kashmir indiano, derivasse dall’uso dei social network con i quali veicolava i suoi messaggi alla popolazione. Un ribelle 2.0: tastiera e kalashnikov alla mano.

La figura del ribelle armato nella valle tradizionalmente ha delle precise caratteristiche: si nasconde nei boschi, nelle zone isolate, si avvicina ai centri abitati solo di rado. Evita di farsi vedere in pubblico, pochi ne conoscono il vero nome, di certo non mette video su youtube con il volto scoperto o si fa registrare mentre gioca a cricket con i suoi commilitoni. Il ribelle armato kashmiri spara, non fa discorsi politici alla nazione.

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