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Dall’alba al tramonto, la domenica di passione di una scuola catalana


Alle cinque del mattino, le porte dell’istituto Drassanes sono ancora chiuse. Ma già si discute del referendum. E non tutti gli aspiranti votanti sono favorevoli alla secessione. Poi arrivano le urne, i Mossos, e le immagini di una giornata che cambierà la Catalogna e la Spagna.  

Persone in coda per votare al referendum per l'indipendenza in una scuola di Barcellona, Spagna. 1 ° ottobre 2017. REUTERS / Susana Vera

Alle cinque del mattino, le porte dell’istituto Drassanes sono ancora chiuse. Ma già si discute del referendum. E non tutti gli aspiranti votanti sono favorevoli alla secessione. Poi arrivano le urne, i Mossos, e le immagini di una giornata che cambierà la Catalogna e la Spagna.  

Barcellona. È ancora notte alle 5 e piove, ma davanti alla scuola Drassanes ci sono già una quarantina di persone. Le porte sono chiuse ma dentro due puliscono la palestra dove sui materassi hanno dormito da venerdì genitori, vicini, professori e qualche studente per evitare che la polizia la mattina della domenica impedisse l’accesso agli scrutatori. Sotto la tettoia c’è un tavolo con caffè e cornetti. Non si sa se si voterà perché urne e schede sono state sequestrate nei giorni precedenti. Non si sa nemmeno se arriverà la Guardia Civil o i Mossos, la polizia catalana.

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