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La grande offensiva di Mosca contro il libero web


Nel tentativo di oscurare l’app di messaggistica Telegram, l’ente di controllo russo ha bloccato lo 0,4% degli indirizzi IP del web mondiale. Nel mirino anche Youtube e Instagram. Il deciso salto di qualità della censura minaccia la relativa libertà in rete goduta finora dai russi

Lo schermo di uno smartphone con la app di Telegram. REUTERS/Eduard Korniyenko

Nel tentativo di oscurare l’app di messaggistica Telegram, l’ente di controllo russo ha bloccato lo 0,4% degli indirizzi IP del web mondiale. Nel mirino anche Youtube e Instagram. Il deciso salto di qualità della censura minaccia la relativa libertà in rete goduta finora dai russi

Se non fosse il preoccupante segno dell’inizio di un periodo di censura per il web russo, sembrerebbe veramente un gioco: quello del “colpisci la talpa”. Nel goffo tentativo di bannare l’app di messaggistica criptata Telegram, il Roskomnadzor – l’ente di controllo russo – sta bloccando sempre più indirizzi IP, mentre sempre nuovi ne vengono usati da Telegram, proprio come nel gioco: appena colpisci una talpa, ne spuntano subito altre.

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