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L’alleanza franco-tedesca per lo sviluppo della difesa aerea


Parigi e Berlino mano nella mano per sviluppare un progetto di difesa comune che punta a ridisegnare l‘assetto dell’industria militare, mentre l’Inghilterra cerca di correre ai ripari per non rimanere schiacciata e la Spagna viene lasciata a guardare

Un Mirage 2000-5 dell'aeronautica militare francese in fase di decollo. Amari, Estonia, 25 maggio 2018. REUTERS / Ints Kalnins

Parigi e Berlino mano nella mano per sviluppare un progetto di difesa comune che punta a ridisegnare l‘assetto dell’industria militare, mentre l’Inghilterra cerca di correre ai ripari per non rimanere schiacciata e la Spagna viene lasciata a guardare

Parigi – L’ultimo vertice franco-tedesco che si è tenuto lo scorso 19 giugno a Meseberg, nei pressi di Berlino, rappresenta una tappa fondamentale dell’iniziativa avviata dal presidente Emmanuel Macron e dalla cancelliera Angela Merkel. In quell’occasione, il ministro francese della Difesa, Florence Parly, e il suo omologo tedesco, Ursula von der Leyen, hanno firmato degli accordi per lanciare il Sistema di combattimento aereo del futuro (Scaf) e il Main Ground Combat System (Mgcs). Mentre il secondo prevede la costruzione di un nuovo blindato che possa sostituire entro il 2035 i Leopardtedeschi e i Leclerc francesi, lo Scaf punta a uno schema di più ampio respiro che, oltre alla realizzazione del futuro caccia europeo, include nuovi droni, missili da crociera e collegamenti satellitari per facilitare lo scambio di informazioni. Un capitolo a parte è stato poi riservato al settore spaziale, con un’intesa trovata per l’invio del satellite militare Cso3 sul lanciatore Ariane 6.

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