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Cosa rimane di Khomeini, il rivoluzionario che mosse i popoli con l’Islam


«Con lui l’Islam politico prese il posto dei movimenti marxisti e laici in tutto il Medio Oriente”, dice Alberto Zanconato, autore della prima biografia italiana di Khomeini. Ma la rivoluzione sociale è fallita. E il testamento dell’Imam contiene un monito inquietante per i leader di oggi

Ritratto dell'Ayatollah Ruhollah Khomeini all'ingresso delle tombe dei soldati iraniani uccisi durante la guerra con l’Iraq nel cimitero Behesht Zahra, Iran. REUTERS / Morteza Nikoubazl

«Con lui l’Islam politico prese il posto dei movimenti marxisti e laici in tutto il Medio Oriente”, dice Alberto Zanconato, autore della prima biografia italiana di Khomeini. Ma la rivoluzione sociale è fallita. E il testamento dell’Imam contiene un monito inquietante per i leader di oggi

Khomeini. Il rivoluzionario di Dio. Si intitola così e ritrae suggestivamente in copertina il duplice volto del fondatore della Repubblica Islamica d’Iran il nuovo libro di Alberto Zanconato, giornalista dell’Ansa che per circa 14 anni è stato corrispondente dell’agenzia da Teheran, per poi passare nel 2011 all’ufficio di Beirut.

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