Architettura – Diario moscovita
A Mosca è tempo di una riflessione sullo spazio pubblico, sulla trasformazione urbana e sul rapporto tra territorio, economia ed ecologia. Appunti di un viaggio in uno dei cantieri più grandi del prossimo decennio.
La prima cosa che mi colpisce, mentre
viaggio navigando sul wi-fi dell’aeroexpress verso la stazione Be lorusskaja, è il groviglio di cavi volanti che collega tra loro edifici di sette, otto, forse anche dieci piani, sulla cima dei quali i cavi elettrici disegnano una ragnatela lineare che si distende sui tetti, compie lunghi balzi in quota sorvolando i vuoti tra gli edifici, per poi andare altrove.
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