spot_img

Big Tech: affari alle stelle per i giganti del web


Big Tech: il Covid-19 è una fenomenale opportunità per le aziende tecnologiche. All’orizzonte si profila l’Antitrust, e le aziende-Stato investono in lobbying politica

Non c’è dubbio che quella della Apple sia una storia caratterizzata da eventi clamorosi mai successi prima: una IPO dal successo favoloso, una quotazione di 1.000 miliardi di dollari mai raggiunta da nessuna azienda prima di lei e, poi, la capacità di raddoppiare addirittura quella valutazione e toccare quota 2.000 miliardi a Wall Street. Se però dal 1980, l’anno del suo clamoroso esordio nel mercato azionario, alla prima valutazione a dodici cifre sono dovuti passare trentotto anni, per raggiungere quest’ultima “pietra miliare” ne sono bastati soltanto due. Una timeline di crescita completamente fuori dal normale che, se guardiamo ancora meglio i dati finanziari, vediamo essere stata ancora più clamorosa: il passaggio tra i 1.000 e i 2.000 miliardi di valutazione è stato compiuto in soli sei mesi.

Cosa ha significato la pandemia per le GAFA

In piena emergenza Covid-19, il 23 marzo di quest’anno infatti − quando la Borsa americana ha toccato uno dei suoi punti più bassi degli ultimi anni − Apple aveva ancora un valore di capitalizzazione di poco superiore ai 1.000 miliardi di dollari. A inizio dell’emergenza le cinque principali aziende tecnologiche (Apple, Google, Microsoft, Facebook, Amazon), a causa dei timori di una recessione, hanno dovuto affrontare una pesante svalutazione perdendo complessivamente, nel solo mese di marzo, circa 1,3 miliardi di dollari a Wall Street.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €35

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €15

ARTICOLI CORRELATI

rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo