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Italia rovinata da tonno e grissini


Il caso della bambina di Minerbe, discriminata in mensa, e del calciatore Antonio Candreva che ha offerto di pagarle la retta, fa il giro del mondo. Altro che "Italiani brava gente"...

Donne e bambini davanti una mensa in Nigeria. REUTERS/Akintunde Akinleye

Il caso della bambina di Minerbe, discriminata in mensa, e del calciatore Antonio Candreva che ha offerto di pagarle la retta, fa il giro del mondo. Altro che “Italiani brava gente”…

Noi ex italiani, brava gente, non ci facciamo mancare niente quando vogliamo rovinare la nostra immagine in Europa e nel mondo.

Prendiamo il caso di Minerbe, nella Bassa Veronese, dove una bambina di origini marocchine di otto anni, nella mensa scolastica, è stata nutrita a grissini e scatolette di tonno mentre i suoi compagni, tutti intorno, consumavano il consueto pasto. Il diverso trattamento, che ha provocato nella piccola un comprensibile trauma, è dovuto al fatto che i genitori non hanno mai pagato la retta.

E mentre ancora la piccola si asciugava le lacrime di pianto e l’Italia si divideva tra indignati e cattivisti, il giocatore dell’Inter Antonio Candreva ha telefonato al sindaco leghista Andrea Girardi: “Buongiorno sindaco, sono Antonio Candreva, quello che gioca nell’Inter, vorrei saldare io il debito della famiglia”. Campione dentro e fuori dal campo, come si suol dire. “Antonio Candreva ha dato la sua disponibilità a dare un contributo per saldare i conti della mensa scolastica, ma visto che era già stato saldato dal Comune, ci siamo accordati con lui e con il suo collaboratore, per dare un contributo generico alla nostra scuola”, ha precisato il sindaco, forse resosi conto che quel che era successo si era trasformato in un boomerang politico.

Cosa c’è di più banale, dal punto di vista morale, del concetto umanitario che i figli non devono pagare le colpe dei padri, soprattutto se hanno ancora l’età dell’innocenza? Non c’entra nemmeno la morale, bastava il buon senso. Sarebbe bastato che qualche adulto del personale sacrificasse il suo pasto per la bambina, oppure che si ricavasse una porzione in più da quella degli altri bambini. Quello che è accaduto è sembrata più una sciocchezza, che un atto di disumanità. Ma ormai era accaduto. E così la notizia del beau geste di Candreva (che ha inaugurato il nuovo motto “calciatori brava gente”) ha fatto il giro del mondo, rimbalzando dalla BBC alla CNN, assestando l’ennesimo colpo all’immagine degli italiani brava gente, perché cose del genere non accadono in tutto il resto del pianeta. 

Benvenuti in Italia, il Paese dove ai bambini i cui genitori non pagano la retta della mensa vengono serviti tonno e grissini.

@f_anfossi

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