Speciale coronavirus dalla Cina
Coronavirus: in Cina i contagi sono in calo. Nessun nuovo contagio locale, ma nuovi casi registrati di persone rientrate nel Paese. L'esperienza della Sars ha cambiato la risposta davanti a una possibile epidemia. Il commento della scrittrice e giornalista Ilaria Maria Sala da Hong Kong
Dire che il coronavirus è stato vinto in Cina è prematuro. Si presentano tre diversi scenari in Cina, Hong Kong e Taiwan, ma tutti e tre, nelle ultime due settimane, hanno registrato un numero basso di contagi e decessi. Ora si aspetta una seconda ondata. Il 19 marzo, la Cina ha registrato zero nuovi contagi locali, ma casi di persone rientrate nel Paese. Bisognerà vedere se questo porterà a un nuovo focolaio.
Hong Kong, fin da subito, ha preso misure per limitare contatti sociali, soprattutto nel periodo del capodanno cinese. Oggi le scuole sono ancora chiuse. Sono stati cancellati eventi sportivi e culturali, ma sono ancora aperti cinema, ristoranti e bar. In tutti gli edifici, pubblici e privati, ci sono dispositivi per misurare la temperatura. Al momento, si pensa che le scuole resteranno chiuse fino a maggio. In Cina, il numero di locali chiusi è superiore. Taiwan, invece, ha reagito fin dall'inizio con la chiusura quasi totale dei viaggi con la Cina: per questo i casi sono limitati.
L'esperienza della Sars
La popolazione ha dimostrato preparazione e disciplina, soprattutto grazie all'esperienza della Sars del 2003, che ha cambiato la risposta davanti a una possibile epidemia. Più del 90% delle persone, senza che gli venisse chiesto, ha cominciato a indossare la mascherina protettiva.
L'epidemia di coronavirus ha avuto luogo dopo 9 mesi di proteste anti-governative a Hong Kong, quindi in un momento di minima fiducia nei confronti delle autorità. Questo ha fatto sì che le persone prendessero iniziative personali per limitare il contagio. Ad oggi, a Hong Kong, i casi positivi al coronavirus sono 200.
Inoltre, in Cina è molto difficile ottenere giornate dal lavoro per malattia: per questo è buona abitudine indossare la mascherina quando si è malati a lavoro.
A Hong Kong, il Governo ha dato 1000 euro a ogni cittadino, indipendentemente dal reddito, oltre a sgravi fiscali e aiuti specifici per i settori più colpiti, come ristorazione e turismo. La Cina ha parlato di investimenti pari a un trilione di euro. A Taiwan, oltre a sgravi fiscali e aiuti ad hoc, stanno intervenendo per poter fornire aiuti graduali nel corso dei mesi a venire.
L'iniziale speranza che l'estate potesse debellare il virus sta cominciando a scemare: è chiaro che il coronavirus è molto diverso dalla Sars. Probabilmente, le infezioni caleranno nel corso d'estate, ma non si esclude un nuovo picco da ottobre in poi. Trovare un vaccino a questo nuovo patogeno è estremamente urgente.
Guarda l’intervista sugli Stati Uniti.
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