Speciale coronavirus dalla Russia
Coronavirus: in Russia sono previste pene per violazione di quarantena. Il referendum del 22 aprile è stato confermato e chi non andrà a votare verrà sanzionato. Il commento della ricercatrice Maria Sole Continiello Neri
Ad oggi in Russia ci sono circa 93 casi positivi al coronavirus, di cui 3 ospedalizzati. Il Governo ha previsto una sospensione degli ingressi per tutti i cittadini non russi e non residenti in Russia. I trasporti interni funzionano regolarmente, ma è stato chiesto alla popolazione di non affollarsi durante le ore di punta.
Dopo i primi casi a febbraio, la Russia ha avviato un protocollo di isolamento per coloro che arrivavano da Cina, Corea del Sud, Iran e infine Italia. Il protocollo prevedeva l'isolamento di 14 giorni per chi non aveva sintomi e una ospedalizzazione per chi aveva sintomi.
Il sistema sanitario è pubblico. A San Pietroburgo sono anche previsti test gratuti Covid-19 per i cittadini. In aggiunta, da poco è stata presa la decisione di effettuare il test obbligatorio a tutti i cittadini che sono stati in Europa nelle ultime due settimane.
La quarantena prevede che la persona deve immediatamente registrarsi online e deve misurarsi la temperatura due volte al giorno. Il controllo avviene attraverso telecamere pubbliche di sicurezza, che, attraverso il riconoscimento facciale, vedono se una persona sta violando l'isolamento. Chi viola la quarantena subirà una pena fino a 5 anni o la deportazione.
Il Governo ha raccomandato lo smart working e l'uso di piattaforme digitali per le lezioni scolastiche. A Mosca hanno vietato assembramenti di più di 50 persone, ma hanno confermato il referendum costituzionale del 22 aprile, che permetterebbe a Putin di rimanere in carica per altri due mandati (ovvero fino al 2036). Chi non andrà a votare, avrà delle sanzioni.
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