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Dimenticare la Crimea


Il recente incontro tra Angela Merkel e Vladimir Putin è solo l’ultimo tentativo di un Paese europeo di riavvicinare la Russia. Si è parlato di sanzioni, del Donbass e degli accordi di Minsk. E la Crimea?

Photo credit Alexander Zemlianichenko/Afp/Getty Images

Il recente incontro tra Angela Merkel e Vladimir Putin è solo l’ultimo tentativo di un Paese europeo di riavvicinare la Russia. Si è parlato di sanzioni, del Donbass e degli accordi di Minsk. E la Crimea?

Ci stanno provando tutti. Trovare un modo per tornare a fare affari con Mosca e salvare la faccia. Lo sta facendo da ultimo la Germania di Angela Merkel, tra le più severe finora con Putin. Formalmente la posizione del primo partner commerciale della Russia in Europa non cambia. Merkel ha sì detto che è importante tornare a dialogare con Mosca (leggi: fare affari) ma che l’appoggio del Cremlino ai separatisti in Donbass è un ostacolo che va superato. Merkel, com’era prevedibile, ha anche indicato la strada: gli accordi di Minsk. «Spero di arrivare al ritiro delle sanzioni contro la Russia, in seguito alla realizzazione degli accordi di Minsk», ha detto in conferenza stampa. Gli accordi, è bene ricordarlo, prevedono un ipotetico piano di pace per il Donbass, ma finora – a parte una tregua troppo spesso violata – non hanno fatto altro che offrire a ognuna delle parti l’occasione per non fare nulla di concreto per la pace, incolpandosi a vicenda.

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