IL LIBRO – La “shale revolution” raccontata da Russell Gold

L’industria del fracking, che ha cambiato l’America e il mondo, rischia oggi la bancarotta. Saprà reinventarsi? Ci racconta la sua storia Russell Gold nel suo libro

Una delle più grandi rivoluzioni dell’ultimo decennio ha avuto luogo negli Stati Uniti. E non si tratta di Facebook, ma del fracking: ovvero di una tecnica che permette – attraverso l’immissione nel sottosuolo di acqua, sabbia e sostanze chimiche ad alte pressioni – di fratturare particolari formazioni rocciose (gli shale) e di estrarre riserve di petrolio e gas altrimenti inaccessibili. È una modalità controversa a causa del suo impatto ambientale, ma non ci sono dubbi che il fracking abbia innescato una vera e propria rivoluzione energetica, che ha cambiato profondamente gli Stati Uniti e che impone a noi tutti di rivedere alcuni luoghi comuni.

Conoscere la storia della shale revolution è fondamentale per capire i nuovi equilibri mondiali. E nessuno l’ha raccontata bene quanto Russell Gold, giornalista del Wall Street Journal: era lì quando è iniziata, e ha riportato tutto quello che c’è da sapere nel libro The Boom: How Fracking Ignited the American Energy Revolution and Changed the World (Simon & Schuster, 2014).

Da storici importatori, oggi gli Stati Uniti sono i primi produttori mondiali di petrolio e di gas naturale. Uno status che garantisce all’America ulteriore potenza da spendere sullo scacchiere geopolitico. Ma la pandemia sta minacciando la sopravvivenza economica dei frackers, che rischiano la bancarotta. La rivoluzione ha fallito, oppure il settore saprà riorganizzarsi? Comunque vada, di sicuro c’è che lo shale il botto lo ha fatto davvero.

Questo articolo è pubblicato anche sul numero di settembre/ottobre di eastwest.

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@marcodellaguzzo