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Haiti: un uragano devastante ai tempi del colera, portato dai soccorritori Onu


Rasi al suolo ci sono interi villaggi e quartieri della penisola sud di Haiti, uno dei paesi più poveri del mondo. Il numero dei morti è salito a più di 1000, ma la gravità del disastro non può essere ancora appurata del tutto perché parti del sudovest del Paese sono totalmente inaccessibili. In certi luoghi, è stato distrutto quasi il 100% delle infrastrutture, come hanno mostrato alcune immagini di un drone fornite dall'Afp.

Un uomo viene trattato presso il centro di trattamento del colera nell'ospedale di Jeremie dopo il passaggio dell'uragano Matthew. Haiti, 9 ottobre 2016. REUTERS / Carlos Garcia Rawlins

Rasi al suolo ci sono interi villaggi e quartieri della penisola sud di Haiti, uno dei paesi più poveri del mondo. Il numero dei morti è salito a più di 1000, ma la gravità del disastro non può essere ancora appurata del tutto perché parti del sudovest del Paese sono totalmente inaccessibili. In certi luoghi, è stato distrutto quasi il 100% delle infrastrutture, come hanno mostrato alcune immagini di un drone fornite dall’Afp.

Un ponte indispensabile è stato letteralmente portato via dalle acque e “non avendo mezzi di comunicazione, radio, telefono, strade e nemmeno la possibilità di far atterrare un elicottero”, come dice Jean-Luc Poncelet, rappresentante per il paese presso l’Organizzazione mondiale della salute alla France Press, decine di migliaia di persone stanno dormendo per strada e lottando disperatamente per reperire del cibo e dell’acqua potabile. L’innalzamento delle acque causato dall’uragano ha contaminato i pozzi rendendoli insalubri.

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