Idlib, altissima tensione tra Turchia e Russia
Dopo il bombardamento, la Turchia minaccia di lasciar passare i migranti siriani verso l’Europa e convoca la Nato. A un passo dalla guerra con la Russia
La Turchia ha annunciato ieri che non bloccherà più i migranti siriani diretti verso l’Unione europea, dopo che giovedì sera un bombardamento a Idlib – una provincia nel nord della Siria, l’unica ancora sotto il controllo dei ribelli – ha causato la morte di 33 soldati turchi. Ankara ha attribuito la responsabilità dell’attacco all’aviazione del Presidente siriano Bashar al-Assad e ha reagito con un’operazione militare, uccidendo forse una quindicina di soldati del regime di Damasco.
Il Governo turco ha inoltre convocato una riunione straordinaria della Nato, l’alleanza sulla difesa di cui la Turchia fa parte. Insieme alla minaccia di lasciar passare i profughi siriani (contravvenendo all’accordo sui migranti del 2016), Ankara sta così cercando di mettere quanta più pressione possibile all’Europa per ottenere un aiuto militare in Siria. Finora la Nato ha resistito a farsi coinvolgere nel conflitto, e ci si aspetta che continui a mantenere questa linea.
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica
Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica