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Israele, falliscono le trattative: sciolta la Knesset, nuovo voto dopo l’estate


Benjamin Netanyahu non trova la quadra nella coalizione alla quale avrebbero partecipato gli ebrei ultraortodossi e Avigdor Liberman

Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu arriva al plenum della Knesset, il Parlamento israeliano, Gerusalemme, 29 maggio 2019. REUTERS/Ronen Zvulun

Benjamin Netanyahu non trova la quadra nella coalizione alla quale avrebbero partecipato gli ebrei ultraortodossi e Avigdor Liberman

In uno scenario politico sconfortante, Israele si prepara a un nuovo voto: per la prima volta nella storia del Paese falliscono i tentativi di formare un Governo e si ritorna alle urne. Benjamin Netanyahu abbandona il sogno che l’avrebbe reso per la quinta volta Primo Ministro del Paese, raggiungendo il record di Ben Gurion. Dopo il sorprendente risultato della coalizione centrista di Benny Gantz, Kahol Lavan, alle elezioni di aprile, Netanyahu non è stato in grado di formare un governo monocolore. Il blocco di centro-destra avrebbe avuto i numeri per governare, ma gli eventuali compagni nell’esecutivo a guida Likud non hanno trovato il compromesso su una serie di questioni.

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