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Brexit Saga in cerca d’autore


Mentre Brexit ha fatto fuori già due Premier, il neopartito di Farage ha ottenuto il 32,6% alle Europee con un obiettivo dichiarato: destabilizzare Ue e Uk.

Manifestanti anti Brexit a Londra. 20 luglio 2019. Reuters. Foto di Simon Dawson

Mentre Brexit ha fatto fuori già due Premier, il neopartito di Farage ha ottenuto il 32,6% alle Europee con un obiettivo dichiarato: destabilizzare Ue e Uk.

Nella ormai infinita sequenza di cigni neri che è diventata la politica britannica si innesta ora la corsa alla successione a Theresa May. Fra i molti effetti collaterali di Brexit c’è l’aver riportato al centro dell’attenzione pubblica le contraddizioni fondanti della democrazia più antica d’Europa, e una è il sistema di selezione del premier in caso di dimissioni del precedente. Prima ancora di verificarsi, Brexit ne ha già azzoppati due: ora la May, prima di lei David Cameron, la cui brillante carriera politica si è infranta sul risultato del referendum a giugno 2016. Come allora, la successione resta una questione interna al partito di governo; una scelta così cruciale per il futuro di tutto il paese viene affidata, invece che a nuove elezioni, a una prima selezione da parte dei 313 parlamentari conservatori – che porterà a individuare i due candidati con maggiore sostegno a Westminster –  seguita da una votazione fra i circa 165mila iscritti al partito.

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