Le Esposizioni universali del XXI secolo sono appuntamenti spazio-temporali, accelerano gli incontri, gli scambi e la scoperta di interessi comuni.
Expo Milano 2015 è il più ampio evento internazionale organizzato in Italia in questi anni. Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, dal 1 maggio al 31 ottobre, si propone quale nuovo modello per le Esposizioni universali.
Accanto alle realizzazioni architettoniche dei padiglioni, Expo Milano aspira a essere ricordata soprattutto per la sua legacy immateriale, sintetizzata nella “Carta di Milano”: un esercizio di global citizenship, ma anche occasione di confronto e collaborazione per la comunità internazionale sulla sfida globale di come assicurare un’alimentazione buona, sana, sufficiente e sostenibile a tutta l’umanità, propone al contempo al pubblico un’innovativa esperienza divulgativa e di apprendimento.
La Cooperazione italiana è presente in Expo con un palinsesto di oltre 30 eventi su sviluppo sostenibile, sicurezza alimentare e nutrizionale, lotta agli sprechi e l’importanza del ruolo della donna per lo sviluppo. Temi che saranno declinati tenendo conto dell’azione italiana nel negoziato sulla nuova Agenda di sviluppo post 2015, che le Nazioni Unite adotteranno il prossimo settembre.
Il concorso Feeding Knowledge, lanciato da Expo Milano 2015, sulle buone pratiche per la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile, ha confermato l’eccellenza del Sistema Italia di cooperazione. Tra i 18 progetti premiati dalla giuria internazionale sui 786 presentati da tutto il mondo, ben 12 vedono coinvolti attori italiani: istituzioni, Ong, imprese, università e centri di ricerca, e per 5 di questi un impegno diretto del MAECI. Un riconoscimento alle capacità italiane di individuare soluzioni innovative e pratiche e di costruire partenariati per le grandi sfide dello sviluppo. Grazie ad Expo saranno condivise iniziative come “Café y Caffè – Rete regionale di supporto ai piccoli produttori di caffè in Centroamerica”: imprese italiane acquistano caffè di qualità e lo riesportano a dimostrazione dei benefici reciproci promossi dalla cooperazione. Africa Milk Project in Tanzania è un altro esempio, cofinanziato dalla Cooperazione italiana, una collaborazione tra Ong, imprese e istituzioni.
La dimensione commerciale collegata alle Esposizioni universali ha raccolto crescente attenzione. Pur senza tradire la natura propria dell’Esposizione universale, Expo Milano 2015, in accordo con il Bureau International des Expositions, si propone come vetrina per la promozione delle relazioni tra gli operatori economici e commerciali. Una piattaforma di programmi e iniziative raccolti sotto l’espressione “Expo delle Imprese”, è stata presentata al corpo diplomatico accreditato, il 18 dicembre scorso alla Farnesina. Il sottotitolo dell’evento, A unique experience for business opportunities, sintetizza una delle sfide di Expo 2015: promuovere una dimensione economicocommerciale dell’Esposizione universale in parallelo alla sua natura scientifica e divulgativa.
Due gli obiettivi base dell’innovativo programma “Expo delle Imprese”: facilitare le collaborazioni e partnership tra operatori economici italiani e stranieri; valorizzare l’eccellenza italiana nel settore agroindustriale. L’agroalimentare per l’Italia è il secondo settore per produzione manifatturiera, genera l’8,7% del Pil e contribuisce all’export per oltre 26 miliardi di euro. In un contesto di difficoltà economica, il settore ha mantenuto una forte vitalità, grazie all’alta qualità e all’interconnessione con il territorio assicurate dai 55 distretti agroindustriali del Paese.
Qualche dato sull’impatto attuale e potenziale di Expo sull’economia. Expo comporta 1 miliardo di investimenti da parte dei partecipanti per costruzione, allestimento e gestione del sito e dei padiglioni. Sono inoltre attive partnership con operatori privati per un valore complessivo di circa 370 milioni di euro, con la presenza di alcune tra le imprese italiane più rappresentative.
Expo avrà notevoli ricadute economiche e occupazionali. Secondo una ricerca di SDA Bocconi, la manifestazione dovrebbe generare, fino all’anno 2020, 10 miliardi di produzione aggiuntiva, di cui 4,3 miliardi di euro di valore aggiunto in relazione alle attività turistiche (20 milioni di visitatori attesi, di cui 12-14 milioni italiani e circa 7-8 milioni dall’estero).
Sono state avviate iniziative per il coinvolgimento del mondo imprenditoriale: roadshow promozionali in Italia e all’estero, nonchè la realizzazione di una piattaforma informatica per il business matching, su iniziativa della Camera di Commercio di Milano. Cruciale risulterà la divulgazione dell’iniziativa, attraverso l’Agenzia ICE, la rete delle Camere di Commercio, e gli altri Ministeri coinvolti.
Sul sito di Expo, il Padiglione Italia mette a disposizione operatori, sale di rappresentanza e spazi per gli eventi, e un palinsesto di avvenimenti, che coinvolge le regioni e altri enti territoriali, assieme a Confindustria.
Expo Milano rappresenta una componente cruciale del processo di ripresa del Sistema Paese italiano, come potente stimolo alla crescita, all’attrazione di investimenti e di flussi turistici, obiettivi riassunti nell’“Agenda Italia 2015”, il Master plan dei progetti promossi dal governo italiano per la valorizzazione delle ricadute economiche dell’Esposizione universale.
Le Esposizioni universali del XXI secolo sono appuntamenti spazio-temporali, accelerano gli incontri, gli scambi e la scoperta di interessi comuni.