Se la nostra è “Unione”, perché non abbiamo una lingua comune?
Nell’età moderna i popoli europei si sono sviluppati a stretto contatto tra loro, dando vita a una civiltà comune, di cui hanno condiviso progressivamente le basi materiali e culturali. Ma questa convergenza storica non ha portato alla formazione di un’unica lingua.
Al contrario l’unità linguistica dell’Europa, eredità delle grandi lingue di cultura del mondo antico, il latino in Occidente e il greco in Oriente, si è progressivamente frantumata con la formazione delle lingue nazionali e popolari moderne.
Non solo le acque delle tre maggiori tradizioni linguistiche del continente (romanza, germanica e slava) non sono confluite in un unico bacino, ma esse a loro volta si sono differenziate, dando luogo a un processo destinato a durare fino al XIX e al XX secolo; così, ad esempio, il norvegese è diventato lingua nazionale nel 1814; il bulgaro nel 1878; l’ucraino nel 1923, in epoca sovietica; il romancio, in Svizzera, nel 1938; il macedone, lingua slava meridionale, nel 1944; il gallego, in Spagna, nel 1981.
Le tre tradizioni linguistiche maggiori riuniscono comunque gran parte della popolazione dell’attuale Unione europea. Esse hanno una lontana origine comune nella famiglia indoeuropea, che si stende dal Bengala alle sponde atlantiche dell’Europa, dove si sono originate le lingue della successiva colonizzazione del continente americano.
Nel suo complesso, è la famiglia linguistica più estesa, sia sotto il profilo geografico che quello demografico, nel mondo contemporaneo. Essa è presente nell’Unione europea anche con lingue che non possono essere riallacciate ai tre gruppi finora menzionati. La più rilevante tra queste, se non altro come lingua indoeuropea con il maggiore spessore storico (quattro millenni) di documentazione conservata, è il greco. Nelle isole britanniche, con un’appendice nella penisola bretone, sono presenti le lingue celtiche: l’irlandese, lo scozzese, il gallese e il bretone.
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Nell’età moderna i popoli europei si sono sviluppati a stretto contatto tra loro, dando vita a una civiltà comune, di cui hanno condiviso progressivamente le basi materiali e culturali. Ma questa convergenza storica non ha portato alla formazione di un’unica lingua.