Come il Magnitsky Act, anche l'Unione europea si dota di una legislazione che può sanzionare Paesi, persone o entità responsabili della violazione dei diritti umani
Come il Magnitsky Act, anche l’Unione europea si dota di una legislazione che può sanzionare Paesi, persone o entità responsabili della violazione dei diritti umani
Si ampliano gli strumenti dell’Unione europea nella tutela dei diritti umani. Con l’approvazione del Regime Sanzionatorio Globale sui Diritti Umani, l’Ue e gli Stati membri potranno congelare asset economici di persone o rappresentanti istituzionali rei della violazione di diritti fondamentali, così come impedire loro la possibilità di viaggio all’interno dei confini dei Paesi comunitari.
Ma non solo: la normativa è una pietra miliare per il diritto dell’Ue, dotando in questo modo le istituzioni europee di uno strumento estremamente potente di pressione contro Governi, individui o organizzazioni coinvolte in crimini gravissimi quali genocidi, atti contro l’umanità, tortura, schiavitù, omicidi extragiudiziali, violenza sessuale o basata sul genere, sparizione forzata, arresti e detenzione arbitraria, traffico di esseri umani.
Cos’è il Magnitsky Act
Numerosi Paesi in tutto il mondo hanno già adottato una legislazione come quella recentemente approvata dall’Ue. Chiamato Magnitsky Act, la normativa fa riferimento alla vicenda dell’avvocato tributarista russo Sergei Magnitsky, morto in prigione nel 2009. Magnitsky finì in carcere irregolarmente, dopo aver svelato il coinvolgimento di funzionari nell’accaparramento di denaro pubblico.
Nel 2012 il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama spinse per il Magnitsky Act: ritenendo responsabili della violazione di diritti umani i funzionari colpevoli della morte dell’avvocato, ad essi venne impedito l’accesso su suolo Usa e l’uso dei sistemi bancari statunitensi. In tal senso, su larga scala, coloro i quali vengono considerati colpevoli delle fattispecie previste dalla legge, possono ritrovarsi congelati – ad esempio – fondi presenti in conti bancari degli Stati Uniti.
Con la nuova legislazione europea, anche Bruxelles potrà agire sullo stesso solco segnato dai legislatori degli altri Paesi che già si erano dotati del Magnitsky Act. Il recente avvelenamento di Alexey Navalny e il presunto ruolo della Russia ha portato la Commissione europea a spingere su questo tipo di regolamentazione, tanto che è stata persino proposta la possibilità di chiamare la legge col nome dell’esponente d’opposizione russo. La decisione sull’adozione del Regime Sanzionatorio Globale sui Diritti Umani arriva a pochi giorni dalla celebrazione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, il 10 dicembre: come sottolineato da Josep Borrell, Alto Rappresentante dell’Ue per la Politica Estera, “l’Unione europea e gli Stati membri riaffermano il loro forte impegno nella promozione e nella protezione dei diritti umani in tutto il mondo”.
Come il Magnitsky Act, anche l’Unione europea si dota di una legislazione che può sanzionare Paesi, persone o entità responsabili della violazione dei diritti umani
Si ampliano gli strumenti dell’Unione europea nella tutela dei diritti umani. Con l’approvazione del Regime Sanzionatorio Globale sui Diritti Umani, l’Ue e gli Stati membri potranno congelare asset economici di persone o rappresentanti istituzionali rei della violazione di diritti fondamentali, così come impedire loro la possibilità di viaggio all’interno dei confini dei Paesi comunitari.
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