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La Cina ha perso le elezioni nelle Maldive


La sconfitta di Yameen chiude un periodo burrascoso per le Maldive. Bocciato anche un modello di sviluppo dipendente da Pechino, che rischiava di far finire Malé nella trappola del debito. E la vittoria dell’opposizione sostenuta dall’India riapre la partita geopolitica tra giganti

Un seggio elettorale durante le votazioni alle Maldive. REUTERS/Ashwa Faheem

La sconfitta di Yameen chiude un periodo burrascoso per le Maldive. Bocciato anche un modello di sviluppo dipendente da Pechino, che rischiava di far finire Malé nella trappola del debito. E la vittoria dell’opposizione sostenuta dall’India riapre la partita geopolitica tra giganti

C’era molta attenzione internazionale sulle terze elezioni presidenziali nella storia delle Maldive, ben più nota come paradisiaca destinazione turistica, che come laboratorio politico asiatico. Dopo anni di burrasche politiche, arresti, processi, denunce per violazione di diritti umani e civili e la proclamazione dello stato d’emergenza, l’Unione Europea, gli Usa e diverse organizzazioni internazionali avevano espresso dubbi sulla regolarità del voto.

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