spot_img

Le tante bandiere della Moldavia, a cavallo tra Russia e Ue


Un mosaico di comunità, dagli ucraini ai gagauzi foraggiati da Ankara. Un parlamento filo-Ue e un presidente russofilo. L’influenza della Romania ma il russo come lingua franca. L’economia però oscilla sempre più verso ovest. E per il Paese più povero d’Europa conta parecchio

Una donna vende palloncini per strada nel centro di Chisinau, Moldavia, il 12 novembre 2016. REUTERS / Gleb Garanich

Un mosaico di comunità, dagli ucraini ai gagauzi foraggiati da Ankara. Un parlamento filo-Ue e un presidente russofilo. L’influenza della Romania ma il russo come lingua franca. L’economia però oscilla sempre più verso ovest. E per il Paese più povero d’Europa conta parecchio

Un doganiere svogliato riconsegna i passaporti e con un cenno distratto della mano fa alzare la sbarra che blocca la strada. Appena oltre il confine, si aprono scorci di una campagna ondulata da basse colline, solo di tanto in tanto si scorge un gruppo di case o una chiesa ortodossa. Non sono molte le differenze che saltano all’occhio una volta entrati in Moldavia dalla frontiera romena di Albiţa; il paesaggio, la lingua, perfino le bandiere sono pressoché gli stessi.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €35

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €15

ARTICOLI CORRELATI

rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo