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La dolorosa storia recente del Perù, fra letteratura e ricerca della verità


Un letto, una donna dalla schiena nuda, di spalle, un'altra che stende le gambe mentre legge un giornale, El Diario de Lima. Titolo, "En todo el paìs toque de queda". Coprifuoco in tutto il Paese. È il Perù degli anni Novanta, quello raccontato da Mario Vargas Llosa nel suo ultimo romanzo, “Crocevia”. Le due donne compaiono nella copertina dell'edizione italiana. Nella prima scena del libro è il coprifuoco ad innescare un intreccio lesbico: Chabela, costretta a dormire nello stesso letto dell'amica Marisa, perché impossibilitata a rientrare a casa, scoprirà una nuova parte di sé.

Un cartello con scritto: "L'unico giorno facile era ieri" all'ingresso di una base militare abbandonata sull'isola di San Lorenzo in Callao, in Perù, 4 dicembre 2015. REUTERS/Mariana Bazo

Un letto, una donna dalla schiena nuda, di spalle, un’altra che stende le gambe mentre legge un giornale, El Diario de Lima. Titolo, “En todo el paìs toque de queda”. Coprifuoco in tutto il Paese. È il Perù degli anni Novanta, quello raccontato da Mario Vargas Llosa nel suo ultimo romanzo, “Crocevia”. Le due donne compaiono nella copertina dell’edizione italiana. Nella prima scena del libro è il coprifuoco ad innescare un intreccio lesbico: Chabela, costretta a dormire nello stesso letto dell’amica Marisa, perché impossibilitata a rientrare a casa, scoprirà una nuova parte di sé.

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