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Perù: il traffico dell’oro – L’inchiesta [Parte 1]


In Perù il traffico illegale dell'oro sta raggiungendo livelli record per via della pandemia, che ha favorito l'aumento dei prezzi scatenando una vera e propria caccia al metallo prezioso

Un’enorme striscia di terra, fatta di banchi di sabbia e pozze d’acqua traboccanti di mercurio e detriti, si insinua per diversi chilometri all’interno della zona cuscinetto della Riserva Nazionale di Tambopata, rivelando un impressionante scenario di devastazione. Si tratta di una zona conosciuta come “La Pampa”, incastonata nel verde della regione amazzonica di Madre de Dios, che da oltre un decennio rappresenta l’emblema dell’estrazione illegale di oro in Perù.

La produzione di oro in Sudamerica

Settimo produttore mondiale di oro e primo in Sudamerica, con 130 tonnellate prodotte nel 2019, il Perù vanta una lunga tradizione legata all’estrazione aurifera, attività a lungo di appannaggio, quasi esclusivo, delle grandi multinazionali del settore, che rappresenta circa il 15% delle esportazioni del Paese. L’aumento del prezzo dell’oro a partire dai primi anni 2000 ha però scatenato una vera e propria caccia al metallo prezioso, facendo emergere con forza un’attività estrattiva di tipo artigianale e su piccola scala.

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