Covid, con Pfizer e BioNTech speranza per Europa e Usa
Pfizer e BioNTech annunciano: "Il nostro vaccino è efficace al 90%". L'Oms ha già elaborato un piano per la sua distribuzione. La Cina è avanti con l’azienda Sinophar
Pfizer e BioNTech annunciano: “Il nostro vaccino è efficace al 90%”. L’Oms ha già elaborato un piano per la sua distribuzione. La Cina è avanti con l’azienda Sinophar
L’annuncio di Pfizer e BioNTech sulla scoperta di un vaccino contro il coronavirus ha rallegrato la diplomazia internazionale, specie quella dei Paesi europei e negli Stati Uniti. La corsa all’antidoto contro il Covid-19 è una questione non solo di carattere sanitario ma anche geopolitico, in un momento di forte tensione tra visioni contrapposte. Ma c’è chi è già avanti con la sperimentazione: la Russia, ad esempio, ha dichiarato alcuni mesi fa di aver trovato un metodo per la protezione degli esseri umani contro il virus, mentre la Cina è avanti con una serie di politiche che agevoleranno la diffusione di antidoti prodotti nel Paese.
Cina in prima linea a livello globale
Pechino ha già somministrato ai frontline workers — coloro i quali lavorano in prima linea — un vaccino dell’azienda Sinopharm, utilizzato anche in Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. Ma non solo: la posizione della Repubblica popolare è, in questo caso, di vantaggio rispetto alle altre nazioni. Il perché si può trovare nell’approccio costruttivo del Partito comunista cinese nel voler diffondere il suo vaccino nei mercati del Centro e Sud America, così come nel Sud-est asiatico e in Africa.
Già nel mese di maggio, così come ribadito durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Presidente Xi Jinping ha detto che l’antidoto cinese sarà a disposizione come bene pubblico, promettendo 1 miliardo in prestiti ai Paesi latino-americani e caraibici. Il Messico ha già sottoscritto un accordo con un’altra azienda cinese, la CanSino, per la produzione di 70 milioni di dosi, da acquistare con prestiti della Repubblica popolare. Inoltre, anche le realtà che hanno sottoscritto accordi per la Belt and Road Initiative saranno investite dal vaccino cinese.
Cosa dice la ricerca Pfizer e BioNTech
Come spiegato da Pfizer e BioNTech, il vaccino protegge dal coronavirus nel 90% dei casi. Lo studio delle due società farmaceutiche ha coinvolto più di 40mila persone, con l’annuncio arrivato nella giornata di ieri pubblicato dopo un’analisi condotta da un team indipendente ed esterno. Pfizer e BioNTech hanno già in programma di richiedere alle agenzie che autorizzeranno l’uso del farmaco un’autorizzazione d’emergenza, proprio per velocizzare la diminuzione dell’impatto del virus.
Le reazioni in Ue e negli States
La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyensi è felicitata per l’annuncio, sottolineando due aspetti. Il primo, legato al fatto che “la scienza europea funziona!”, come scritto in un tweet; il secondo, relativo alla sottoscrizione di un contratto con Pfizer e BioNTech per la produzione di 300 milioni di dosi. “Nel frattempo, continuiamo a proteggerci l’uno con l’altro”, ha aggiunto la Presidente.
Il Presidente degli Usa Donald Trump parla di “grande notizia”, ma il figlio Jr. avanza ipotesi di complotto per la tempistica dell’annuncio. Secondo il primogenito del Commander in Chief, la notizia del vaccino arrivata dopo le elezioni non sarebbe un caso. Il Presidente eletto Joe Bidenrimarca il fatto che “la battaglia contro il Covid-19 non è finita, ci saranno ancora tanti mesi davanti”, evidenziando che ci vorrà del tempo prima che il vaccino possa essere somministrato a tutta la nazione.
Il progetto dell’Oms per la diffusione del vaccino
L’Organizzazione mondiale della sanità ha già elaborato un piano per la distribuzione equa del vaccino a livello mondiale entro il 2021. L’obiettivo è quello di somministrare le dosi anche ai cittadini dei Paesi più deboli, con l’Unione europea in prima linea per aiutare la diffusione globale dell’antidoto. Gli Stati Uniti non partecipano all’iniziativa, chiamata Access to Covid-19 Tools (ACT) Accelerator, ma potrebbero tornare a figurare tra le nazioni attive con la presidenza Biden.
Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’Organizzazione con sede a Ginevra, si è detto pronto a lavorare a stretto contatto col team del Presidente eletto. Commentando la notizia sul vaccino Pfizer-BioNTech, Ghebreyesus ha detto che dovrà essere “per il bene del pubblico, non delle società private”.
L’annuncio di Pfizer e BioNTech sulla scoperta di un vaccino contro il coronavirus ha rallegrato la diplomazia internazionale, specie quella dei Paesi europei e negli Stati Uniti. La corsa all’antidoto contro il Covid-19 è una questione non solo di carattere sanitario ma anche geopolitico, in un momento di forte tensione tra visioni contrapposte. Ma c’è chi è già avanti con la sperimentazione: la Russia, ad esempio, ha dichiarato alcuni mesi fa di aver trovato un metodo per la protezione degli esseri umani contro il virus, mentre la Cina è avanti con una serie di politiche che agevoleranno la diffusione di antidoti prodotti nel Paese.
Cina in prima linea a livello globale
Pechino ha già somministrato ai frontline workers — coloro i quali lavorano in prima linea — un vaccino dell’azienda Sinopharm, utilizzato anche in Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. Ma non solo: la posizione della Repubblica popolare è, in questo caso, di vantaggio rispetto alle altre nazioni. Il perché si può trovare nell’approccio costruttivo del Partito comunista cinese nel voler diffondere il suo vaccino nei mercati del Centro e Sud America, così come nel Sud-est asiatico e in Africa.
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