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Idlib, Erdogan avverte Damasco


Si complica la situazione nella regione della Siria, con la Russia tra i due fuochi

Sempre più incandescente lo scontro tra la Turchia di Recep Tayyip Erdogan e le forze governative di Bashar al-Assad. A preoccupare maggiormente, il milione di abitanti nell’area, stretto nella morsa dei due eserciti. In questo quadro, ieri 14 Governi dell’Unione europea hanno chiesto a Siria e Russia di rispettare il cessate-il-fuoco nei termini dell’accordo del 2018, quando con la Turchia venne decisa una de-escalation proprio nella zona di Idlib.

D’altro canto, già nella giornata di martedì il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha escluso la possibilità di una tregua, che sarebbe “una capitolazione di fronte ai terroristi”. Ed è proprio il ruolo della Russia a essere sul filo del rasoio: nel conflitto siriano, Mosca ha appoggiato fin da subito Damasco ma su altri fronti è partner di Ankara. Il rischio di uno scontro diretto sul campo è difficile ma non impossibile: già la scorsa settimana l’aviazione russa ha bombardato alcuni obiettivi di forze anti-governative, appoggiate dalla Turchia. Secondo il Ministero della Difesa moscovita, l’esercito turco avrebbe aiutato i militanti a superare la difesa siriana in più punti.

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