spot_img

La Tunisia ancora in stato di emergenza si prepara per la guerra in Libia


Doveva finire il 21 febbraio lo stato di emergenza in Tunisia, e invece a sorpresa il Presidente Beji Caïd Essebsi lo ha procrastinato di un altro mese. E’ da novembre, da quando una bomba ha insanguinato un autobus della Guardia presidenziale proprio nel cuore della capitale, che la Tunisia è tornata a condizione di allarme estremo.

Doveva finire il 21 febbraio lo stato di emergenza in Tunisia, e invece a sorpresa il Presidente Beji Caïd Essebsi lo ha procrastinato di un altro mese. E’ da novembre, da quando una bomba ha insanguinato un autobus della Guardia presidenziale proprio nel cuore della capitale, che la Tunisia è tornata a condizione di allarme estremo.

Il futuro della giovane democrazia è ancora pieno di incognite, minacciato oggi anche da uno sviluppo politico importante: il partito di ispirazione laica e progressista Nidaa Tounes, vincitore delle elezioni del 2014, sta perdendo consensi e seggi, con 19 deputati che hanno cambiato gruppo in Parlamento, mentre quello islamico di Ennahda sta riconquistando terreno. E una nuova crisi sembra in arrivo.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €35

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €15

ARTICOLI CORRELATI

rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo