L'Italia sarà il primo Paese europeo a produrre lo Sputnik V: l’intesa prevede l’avvio della produzione a luglio per un totale di 10 milioni di dosi entro la fine dell'anno
L’Italia sarà il primo Paese europeo a produrre lo Sputnik V: l’intesa prevede l’avvio della produzione a luglio per un totale di 10 milioni di dosi entro la fine dell’anno
L’Italia sarà il primo Paese europeo a produrre lo Sputnik V, il vaccino sviluppato dal Centro nazionale di ricerca russo N.F. Gamaleya. L’annuncio arriva dalla Camera di commercio italo-russa che conferma l’accordo tra il Russian Direct Investment Fund e l’azienda Adienne Pharma & Biotech che produrrà il siero presso gli stabilimenti di Caponago, a Monza.
A quanto si legge dalla nota rilasciata dalla CCIR, l’intesa prevede l’avvio della produzione a luglio per un totale di 10 milioni di dosi entro la fine dell’anno.
Secondo El Pais, anche la Spagna si avvia sulla stessa strada: l’Agenzia spagnola per i medicinali e i prodotti sanitari sarebbe in trattativa con diverse aziende che hanno la capacità di produrre lo Sputnik.
L’approvazione dello Sputnik V
L’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) ha appena iniziato la valutazione del vaccino russo, che parte già con diverse riserve: “Ci serve la documentazione, non abbiamo nemmeno i dati sulle persone vaccinate”, ha dichiarato ieri l’austriaca Christa Wirthumer-Hoche, Presidente del consiglio di amministrazione dell’Ema. “Per questo motivo invito fortemente i Governi a non approvare in via emergenziale il vaccino”, cioè senza che l’Agenzia si sia espressa a riguardo. Le parole hanno irritato i russi, che hanno chiesto scuse formali, dopo che alla televisione austriaca Wirthumer-Hoche ha paragonato lo Sputnik V alla roulette russa.
Intanto il Governo italiano si allinea con le decisioni di Bruxelles. “Si tratta di un accordo privato”, si fa sapere. La Regione Lombardia, il Ministero dello Sviluppo economico e il Ministero degli Esteri affermano che non essere stati informati dell’accordo. Sputnik V, fino a nuovo ordine, non rientra nella strategia vaccinale dell’Ue.
Ieri la Commissione europea ha annunciato di avere acquistato ulteriori 4 milioni di dosi di vaccino da BioNTech/Pfizer (532mila dosi arriveranno in Italia).
L’accordo con Johnson&Johnson
Per oggi è atteso il semaforo verde dell’Ema sul vaccino prodotto da Johnson&Johnson.
Sembrerebbe in parte rientrato l’allarme sui i ritardi nelle consegne fatta trapelare ieri dall’agenzia di stampa Reuters. In una nota, rilanciata anche da Palazzo Chigi la società americana ha fatto sapere che conformemente “all’accordo con la Commissione europea, Johnson&Johnson resta impegnata a fornire 200 milioni di dosi del suo vaccino Janssen Covid-19 nel 2021, a partire dal secondo trimestre”. Si attendono sviluppi, se è vero negli Usa Johnson&Johnson finora ha consegnato solo la metà delle dosi prenotate.
L’Italia sarà il primo Paese europeo a produrre lo Sputnik V: l’intesa prevede l’avvio della produzione a luglio per un totale di 10 milioni di dosi entro la fine dell’anno
L’Italia sarà il primo Paese europeo a produrre lo Sputnik V, il vaccino sviluppato dal Centro nazionale di ricerca russo N.F. Gamaleya. L’annuncio arriva dalla Camera di commercio italo-russa che conferma l’accordo tra il Russian Direct Investment Fund e l’azienda Adienne Pharma & Biotech che produrrà il siero presso gli stabilimenti di Caponago, a Monza.
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