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La Superlega delle sanguisughe


Un gruppo di dirigenti inadeguati partorisce un progetto stupido, destinato al fallimento. Gli analisti di JP Morgan sanno tutto di numeri, ma niente di emozioni

Un gruppo di dirigenti inadeguati partorisce un progetto stupido, destinato al fallimento. Gli analisti di JP Morgan sanno tutto di numeri, ma niente di emozioni

Nella tarda notte di domenica, dodici club auto-proclamati fondatori della Superlega hanno ufficializzato il proprio progetto per rivoluzionare il calcio: una competizione fuori dalla UEFA, riservata a soli club blasonati. L’idea è quella di mettere in piedi un torneo parallelo, composto da 15 top club (come scritto nel sintetico comunicato) al quale ogni anno si aggiungeranno altre cinque squadre particolarmente meritevoli. Un campionato dove conta il blasone, non il risultato: non si retrocede e non ci si salva, nella competizione ci si sta per diritti concessi.

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