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L’India presiede il G20 con lo slogan “una terra, una famiglia, un futuro”


Il summit di Bangalore, dei ministri delle finanze, dominato da due grandi temi: l'invasione russa in Ucraina e la crisi del debito dei Paesi del Sud Globale. Non sono emerse soluzioni né dichiarazioni condivise, nonostante i tentativi di mediazione indiani

I due giorni di riunione — 24 e 25 febbraio — del G20 dei ministri delle finanze a Bangalore, India, si sono conclusi senza una “dichiarazione condivisa”, bloccandosi sui due grandi temi principali: l’invasione russa dell’Ucraina e la crisi del debito che sta colpendo diversi Paesi in via di sviluppo. I problemi sono emersi, soprattutto, in relazione alla guerra, arrivata ormai al suo primo anniversario. La mancanza di un pieno consenso tra i membri ha fatto sì che l’India sia ricorsa alla pubblicazione di un “riassunto della presidenza” in cui si è limitata a riassumere i due giorni di colloqui e a prendere atto dei disaccordi. “La maggior parte dei membri ha condannato con forza la guerra in Ucraina e ha sottolineato che sta causando immense sofferenze umane e sta esacerbando le fragilità esistenti nell’economia globale”, ha dichiarato, citando l’interruzione delle catene di approvvigionamento, i rischi per la stabilità finanziaria e la continua insicurezza energetica e alimentare.

Il Presidente Indiano Narendra Modi aveva chiesto esplicitamente di evitare la discussione di ulteriori sanzioni alla Russia o utilizzare la parola “guerra” nei comunicati del meeting. Ciò, però, non è stato ben accolto dagli Usa e tutto il blocco G7, che ha ribadito fermamente la condanna alle azioni russe. Diverse sono, invece, le posizioni delle economie emergenti, come la stessa India, la Cina, il Brasile, il Sudafrica e l’Arabia Saudita. Dall’inizio della guerra, vari Paesi in via di sviluppo hanno cercato di mantenere una posizione più neutrale, a favore dei loro interessi economici e politici. L’India, la Cina e il Sudafrica sono state anche tra quelle nazioni che si sono astenute giovedì 23, quando le Nazioni Unite hanno votato a stragrande maggioranza per chiedere a Mosca di ritirare le truppe dall’Ucraina e mettere fine ai combattimenti.

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