La polenta è una pietanza che nasce in Italia e che quindi la maggior parte degli italiani conosce bene. Questo piatto è stato per molti anni la pietanza base della dieta di moltissimi contadini dato il suo basso costo, la facile reperibilità e il buon apporto di calorie che poteva fornire per affrontare al meglio le giornate fredde e faticose.
È un piatto prevalentemente invernale, che viene preparato generalmente nelle zone di montagna, ma ormai è diventato di uso abbastanza comune un po’ dappertutto.
La polenta più comune è quella gialla, fatta con farina di mais e di solito richiede un tempo di preparazione abbastanza lungo ed attrezzi apposta, come il paiolo di rame. La polenta in questo paiolo veniva (ma ancora in alcune zone dell’Italia la preparano così) cucinata e rimestata con un lungo mestolo di legno, fino a cottura completa. Oggi invece esistono metodi di cottura molto più facili da gestire (paiolo elettronico) ma anche tipi di farina di mais diversi, come la polenta istantanea, che richiede solo qualche minuto di cottura per essere pronta.
La polenta in origine non veniva peró preparata con farina di mais, questo accadde solo dopo la scoperta dell’America. Era preparata con altri tipi di farine, all’epoca più comuni: farro, grano saraceno, miglio. Queste farine oggi non sono quasi più utilizzate per preparare la polenta, visto che sono un po’ più care ma anche non così facili da trovare.
Anche Alessandro Manzoni ne “I Promessi sposi” cita la polenta (in questo caso taragna):
“Andó addirittura alla casetta d’un certo Tonio, ch’era lì poco distante; e lo trovò in cucina, che, con un ginocchio sullo scalino del focolare, e tenendo, con una mano, l’orlo d’un paiolo, messo sulle ceneri calde, dimenava, col matterello ricurvo, una piccola polenta bigia, di gran saraceno. La madre, un fratello, la moglie di Tonio, erano a tavola; e tre o quattro ragazzetti, ritti accanto al babbo, stavano aspettando, con gli occhi fissi al paiolo, che venisse il momento di scodellare”
La polenta ormai puó essere cucinata in mille modi diversi, non contando anche le versioni dolci, ma oggi vi propongo una ricetta un po’ diversa per riutilizzare la polenta avanzata in modo un po’ creativo: le patatine di polenta.
Ingredienti:
– 700 ml di latte
– 600 ml d’acqua
– 400 g di polenta istantanea
– 4 cucchiai di parmigiano
40 g di burro fuso
– 2 l di olio per friggere
– 2 cucchiaini di sale fino
Procedimento:
Fate bollire il latte e l’acqua insieme. Appena bolle, versate la semola di mais e cuocete per 5 minuti mescolando con una frusta finché non si addenserà.
Aggiungete il parmigiano, il burro fuso, ed il sale e mescolate bene.
Stendete la polenta in un piatto o una teglia rettangolare formando uno strato di 2 o 3 cm di spessore e mettete in frigorifero per almeno 1 ora.
Scaldate l’olio per bene.
Tagliate la polenta in tanti bastoncini, lunghi 10 cm circa. Prendeteli delicatamente e disponeteli nell’olio bollente, distanziandoli bene fra loro.
Una volta che le patatine di polenta saranno ben dorate su tutti i lati, mettetele a scolare dell’olio in eccesso sopra un piatto coperto di carta assorbente. Servite caldissimi magari con un pochino di pepe macinato fresco sopra.