La birra è una delle bevande più antiche del mondo. Le prime testimonianze sul globo risalgono addirittura a più di 6000 anni fa. I Sumeri usavano bere questo “pane liquido”, chiamato sikaru, che fu una delle prime birre mai inventate. Qualche secolo più tardi, la birra comparve anche nel codice di Hammourabi, che addirittura condannava a morte chi non fabbricasse la birra secondo i criteri prestabiliti.
Questa bevanda dal colore ambrato, veniva impiegata anche come medicamento per alleviare alcuni tipi di dolori. A supporto di questa teoria, secondo uno studio pubblicato sull’American Joirnal of Clinical Nutrition, la birra farebbe molto bene alle nostre ossa. Fino a poco tempo fa addirittura, si usava dire che la birra, bevuta moderatamente durante e dopo la gravidanza, aiutasse la produzione di latte materno. Diceria rivelatasi poi totalmente falsa.
La birra è composta essenzialmente da 4 ingredienti: acqua, malto, luppolo e lievito.
Per produrre un litro di birra, servono circa 14 litri di acqua, incredibile vero?
Il malto è forse l’elemento principale della birra, ed è ricavato tramite il processo di lavorazione di alcuni cereali, tra cui l’orzo, in primis.
Per conferire alla birra il colore chiaro e giallognolo ma anche per dare il giusto equilibrio al sapore fiale, si utilizza il luppolo, una pianta. La polvere che da esso se ne ricava, la “luppolina”, serve infatti proprio a dare quel tipico colore giallognolo alla birra ma anche quel sapore un po’ amaro.
In ultimo, ma non meno importanti, ci sono i lieviti, i responsabili diretti della fermentazione della birra. I lieviti aiutano a trasformare gli zuccheri contenuti nel malto in anidride carbonica, donando alla birra la sua tipica frizzantezza.
Ora, se vi chiedessero chi sono i bevitori di birra più incalliti, voi che cosa rispondereste? Probabilmente i tedeschi, o magari gli inglesi…ed invece no. Secondo un sondaggio fatto non molto tempo fa, prendendo risultati pro capite, i consumatori di birra più affezionati sarebbero i…cecoslovacchi! Lo avreste mai detto? Seguiti a ruota dai tedeschi.
Nel mondo, c’è chi è talmente tanto fortunato, da avere addirittura la sua birra personale, ed è il caso del presidente degli Stati Uniti Barack Obama. La birra si chiama “White House Honey Ale” e viene prodotta dagli chef che lavorano nella residenza presidenziale. La ricetta, come ricorda il nome, prevede anche l’utilizzo del miele, prodotto negli alveari situati nel super giardino della casa bianca.
Di birre “comuni” ne è pieno il mondo, ora peró ve ne vado ad elencare alcune “varietà” davvero strane:
La “De Molen Kopi Coffee Stout Loewak”, è una birra prodotta nei Paesi Bassi utilizzando caffè Kopi Loewak, il caffè più caro al mondo: dai 300 ai 600 Euro al chilo. Perchè così caro? Semplice. Gli zibetti, piccoli mammiferi, masticano i chicchi del caffè, che poi una volta mezzi digeriti ed evacuati con le feci, verranno lavorati per produrre questa birra. Voi la provereste?
La “Kwispelbier”, anch’essa prodotta nei Paesi Bassi, è una birra analcolica aromatizzata….alla carne di manzo. Questa birra è stata creata dal proprietario di un negozio di animali, che ha pensato di dedicare questa bevanda a cani e gatti., lanciata da Arnold Berendse, proprietario di un negozio di animale che ha pensato di creare una birra per i nostri amici a quattro zampe, ed il nome significa “coda scodinzolante”.
La birra “Mamma Mia!” invece, prodotta negli Stati Uniti, vanta tra i suoi ingredienti anche l’aglio, il basilico, il pomodoro e l’origano, che la rendono di diritto una “pizza da bere”.
Per finire, la birra più cara del mondo, la “Vieille Bon Secours”, venduta a Londra per circa 700 Euro la bottiglia, nel ristorante “Belgo” ad Holborn. La birra presenta note di caramello, caffè, liquirizia ed anice.
E proprio a Londra, la birra fu la protagonista principale di un vero e proprio allagamento: Il 16 ottobre del 1814, un cisterna di birra della fabbrica Meux si ruope e quasi 1 milione e mezzo di litri di birra invasero le strade distruggendo tutto quello che incontravano sulla loro strada. La fabbrica non fu chiusa, se non nel 1922.
Questa bevanda dal colore ambrato, veniva impiegata anche come medicamento per alleviare alcuni tipi di dolori. A supporto di questa teoria, secondo uno studio pubblicato sull’American Joirnal of Clinical Nutrition, la birra farebbe molto bene alle nostre ossa. Fino a poco tempo fa addirittura, si usava dire che la birra, bevuta moderatamente durante e dopo la gravidanza, aiutasse la produzione di latte materno. Diceria rivelatasi poi totalmente falsa.
La birra è composta essenzialmente da 4 ingredienti: acqua, malto, luppolo e lievito.